Domande Frequenti sui prestiti ai giovani

Cosa sono e come funzionano i prestiti giovanili?

Oggi l’offerta di prestiti è davvero ampia e variegata. L’idea degli istituti di credito è quella di poter sostenere chi ha bisogno di maggiore liquidità per portare avanti un progetto o per realizzare un sogno ancora chiuso nel cassetto. Molto richiesti anche i prestiti giovanili che si rivolgono ad una clientela dall’età compresa in genere tra i 18 e i 35 anni.

I giovani rappresentano un’utenza delicata per gli istituti bancari e per le finanziarie che erogano il capitale perché molto spesso sono privi di certezze economiche e di reddito.

Da qui le varie tipologie di finanziamento ideate dagli istituti di credito per studenti e per giovani imprenditori. Con i prestiti giovanili è possibile comprare una macchina nuova, sostenere le spese di un matrimonio, studiare all’università o avviare un’attività imprenditoriale. Certo – se messi a paragone dei tradizionali prestiti personali – non è prevista la presenza di una retribuzione fissa e certa, ma occorrono comunque delle garanzie affinché l’istituto di credito eroghi il capitale richiesto con molta tranquillità. A cambiare rispetto ai classici prestiti è molto spesso anche il capitale erogato.

Con i prestiti giovanili l’importo finanziabile è più moderato e compreso tra i 500 e i 15.000 euro.

Negli ultimi anni, inoltre, sono stati ideati per i giovani prestiti agevolati per sostenerli in progetti imprenditoriali, quali l’apertura di nuove attività. I fondi possono essere statali, arrivare dall’Unione Europea e a fondo perduto o anche di natura regionale. In tutti questi casi comunque il tasso del finanziamento è pari a zero e le spese istruttorie sono assenti.

Come presentare la richiesta?

Chi vuole fare richiesta di un prestito per giovani presso un istituto bancario o una finanziaria deve seguire la stessa procedura di chi fa domanda per ottenere un prestito tradizionale. La caratteristica principale di questa forma di finanziamento sta, però, nella maggiore flessibilità relativa ai requisiti e ai criteri usati per valutare la domanda. L’importo massimo si aggira sempre sui 10, 15mila euro anche se negli ultimi tempi si è arrivati pure ad erogare 30mila euro.

Molti finanziamenti per giovani possono essere richiesti anche direttamente online. Si compila il modulo presente in rete e si gestisce tutto tramite il computer di casa.

E’ sempre importante prendersi del tempo prima di effettuare la scelta definitiva. Di soluzioni di credito ve ne sono davvero tante sul mercato. Da qualche anno ci sono anche piattaforme online che consentono di mettere a paragone le varie tipologie di finanziamento in modo che ogni utente possa effettuare la scelta più giusta in base alle sue esigenze personali e finanziarie. Al termine di questa verifica, è chiaro che vada fissato un appuntamento presso l’istituto bancario in cui si intende richiedere il prestito. Ci si rivolge per la maggior parte dei casi alla filiale più vicina casa.

Chi sceglie di sottoscrivere un prestito online può gestire tutto via web. Solitamente i finanziamenti erogati dalle banche che lavorano in rete presentano tassi di interesse molto convenienti. Sono del tutto assenti i costi relativi alla gestione delle sedi fisiche e del personale bancario. Ecco perché molti giovani scelgono di percorrere questa strada: la domanda per ottenere il prestito viene inviata online e anche il contratto del finanziamento viene sottoscritto con firma digitale. Se la domanda viene accolta, sarà il caso di inviare tutti i documenti all’istituto bancario che erogherà il capitale richiesto. Finora abbiamo parlato del percorso da seguire quando un giovane vuole ottenere un prestito da un istituto di credito.

Non funziona, però, allo stesso modo quando si fa richiesta di prestiti a fondo perduto che vengono erogati da Stato, enti regionali o Unione Europea.

Proviamo ad essere più concreti e simulare l’invio di una richiesta per un prestito a fondo perduto statale rivolto ai giovani imprenditori. In questo caso bisogna compilare un modulo di richiesta, che si scarica online sui portali delle diverse Camere di Commercio. Dopo aver completato il documento, bisognerà spedirlo con raccomandata A/R alla sede centrale nazionale di Sviluppo Italia a Roma o comunque ad una delle sedi regionali. Insieme alla domanda dobbiamo inviare altri documenti in duplice copia: il progetto di impresa e la copia dell’atto costitutivo dell’impresa; il certificato di vigenza, ossia la carta su cui sono indicate tutte le informazioni dell’azienda a partire dalla data della sua prima costruzione; il certificato che attesta la sede della società si trova nei territori di applicazione della legge; il certificato che certifica appunto che la nuova società è caratterizzata da soci che hanno un’età compresa tra i 18 e i 35 anni.

Spetterà poi a Sviluppo Italia – una volta che i giovani imprenditori hanno inviato la richiesta di prestito a fondo perduto – valutare la domanda. L’esito dell’istanza si potrà avere dopo anche sei mesi. Se positivo, i richiedenti saranno convocati alla sede centrale di Roma per un colloquio. In quell’occasione si stabilirà l’intero percorso finalizzato ad ottenere l’agognato finanziamento a fondo perduto.

Cosa fare se non ho la busta paga?

Diciamoci la verità, soprattutto negli ultimi anni, poter presentare una busta paga o vantare un contratto di lavoro a tempo determinato, o addirittura indeterminato, non è una cosa comune a tutti i giovani. Sono davvero pochi quelli che hanno un reddito fisso. Ecco perché i ragazzi hanno sempre dubbi sul loro futuro e sui progetti da portare avanti. Gli istituti di credito hanno così ideato varie soluzioni rivolte proprio ai liberi professionisti e ai lavoratori autonomi. Si tratta di giovani che, pur lavorando e percependo un reddito mensile, non risultano dipendenti di alcuna impresa.

I ragazzi che lavorano in modo autonomo o saltuario hanno l’opportunità di richiedere ed ottenere un finanziamento. Dovranno naturalmente dimostrare di essere capaci di rimborsare la somma ottenuta.

I prestiti per i giovani senza busta paga possono essere richiesti presso un istituto di credito, presentando una copia della dichiarazione dei redditi, nonché un documento d’identità in corso di validità e il codice fiscale o la tessera sanitaria. Tale categoria di clientela può ottenere – in caso di accettazione – importi di piccola e media entità. Le condizioni sono per la maggior parte dei casi favorevoli.

I giovani che invece non percepiscono un redditto fisso sufficiente possono ricorrere alla fideiussione, ossia alla presenza di un garante.

Per garante si intende il soggetto che dichiara di sostituire il debitore nel pagamento delle rate qualora il giovane non ne risultasse più capace. Si fa carico dunque del rimborso del prestito erogato al beneficiario. Altra alternativa per ottenere un prestito quando magari non c’è la certezza di una busta paga è quella di presentare un contratto di fitto regolare o iscrivere l’ipoteca su una casa o altro immobile di proprietà.

Come accedere al credito se si è studenti?

Nell’ampia categoria dei prestiti per giovani rientrano i finanziamenti destinati agli studenti che stanno frequentando un corso di laurea triennale o specialistica o magari intendono iscriversi ad un master universitario in modo da arricchire il proprio curriculum personale. C’è da dire poi che simili prestiti possono essere richiesti dai giovani anche solo per acquistare materiali scolastici o comunque strumentazioni costose.

I prestiti destinati agli studenti universitari sono il frutto di una convenzione stipulata tra gli istituti bancari e i vari atenei. In questo modo gli studenti potranno ottenere tassi di interesse agevolati.

Per i giovani imprenditori la strada per accedere al credito è molto spesso quella dei prestiti d’onore. A farne richiesta possono essere coloro che intendono avviare una micro-impresa, lavorare in modo autonomo o in franchising. I prestiti d’onore – oltre che da giovani imprenditori – possono essere richiesti anche dagli studenti per poter pagare i percorsi di formazione universitaria nonché quelli post-laurea e di natura professionale. Per la maggior parte dei casi una quota del capitale viene concessa a fondo perduto mentre il restante dovrà essere restituito dallo studente alla banca mediante un tasso agevolato.

L’istituto di credito, che ha erogato il capitale, indicherà in che modo impiegare la somma ricevuta. Per la maggior parte dei casi la liquidità viene richiesta per sostenere il percorso di studi accademici, portare a termine il corso di laurea, poter frequentare master in Italia o all’estero, seguire corsi di specializzazione, corsi presso enti formatori accreditati, effettuare dottorati di ricerca.

Ogni banca stabilirà le modalità di utilizzo del denaro concesso ed erogato allo studente in base alla convenzione siglata con l’ateneo universitario.

Dall’altra parte sarà importante anche valutare i meriti dello studente per poter accedere ad un prestito senza garanzie. In questi casi, infatti, non bisognerà presentare la busta paga dei genitori, né la loro autorizzazione con firma. Tra i requisiti molto spesso c’è la meritocrazia: il conseguimento di un diploma di maturità con voti alti o il fatto di sostenere gli esami universitari con ottime votazioni. Altra condizione necessaria per avere accesso al credito è la precarietà economica dello studenbte e dunque l’assenza di mezzi finanziari per affrontare un percorso di studi.

I prestiti per i giovani studenti sono rivolti ad universitari residenti in Italia. L’età del richiedente deve essere compresa tra i 18 e i 35 anni.

Il contratto che verrà sottoscritto prevede che lo studente spenda i soldi che gli sono stati concessi solo per motivi legati agli studi: il pagamento delle rette universitarie, vitto e alloggio, acquisto di materiale didattico, dispense e libri. La documentazione con tutte le informazioni necessarie si può scaricare direttamente online. Il rimborso di questa forma di prestito può verificarsi in diversi modi: il tutto varia a seconda della convezione firmata tra banca e università, ai parametri stabiliti e alla partecipazione o meno degli enti pubblici.

Gli studenti, destinatari del credito, possono scegliere tra varie modalità di rimborso previste dall’istituto di credito. Verrà poi selezionata quella che più si adatta alla sua situazione economica.

Una delle strade più battute è quella che prevede di restituire il prestito mediante il pagamento delle rate. Il rimborso dovrà essere portato a termine entro la fine del percorso di studio o l’accesso nel mondo del lavoro. La quota è costituita sia da capitale che da interesse. Ecco perché ci sono varie soluzioni come il pre-ammortamento, l’ammortamento e l’estinzione anticipata.

Con il rimborso del pre-ammortamento gli studenti restituiscono soltanto la quota degli interessi che è stata maturata in tutto il periodo. Il pagamento avviene in un’unica soluzione ma non comprende il capitale.

Con l’ammortamento, invece, le rate comprendono sia capitale che interessi. Il rimborso avviene in un periodo compreso tra i cinque e gli otto anni. Il pagamento scatta dopo che è stato utilizzato il prestito e dunque quando scade il pre-ammortamento. Un’altra strada possibile è quella dell’estinzione anticipata: si inizia a restituire mediante rate il prestito prima che il periodo di ammortamento scada.

Lo studente può saldare il suo debito pagando la somma dovuta in più tranches o in un’unica soluzione nel caso stesse nelle condizioni economiche di farlo.

Quando il prestito, che è stato erogato, prevede la compartecipazione di un ente pubblico che risulta convenzionato con l’istituto bancario, allora lo studente potrà fare richiesta per ottenere il rimborso degli interessi o della quota capitale dovuta. Ciò è possibile se il ragazzo risulta in possesso dei requisiti di merito necessari.

L’istituto di credito fornisce al giovane beneficiario del prestito un Bancomat o una carta di credito in modo da poter sostenere il suo percorso di studi e di formazione. Al termine di questo percorso parte il periodo detto “di grazia” in cui lo studente non dovrà versare nulla pur maturando interessi. Tale periodo, che può avere una durata di uno, due o anche più anni, viene stabilito in base al patto stipulato tra università e banca. Un modo, dunque, per assicurare al giovane un rimborso in tutta serenità.

I prestiti d’onore per giovani disoccupati e in difficili condizioni economiche rappresentano una vera e propria boccata d’ossigeno. Per richiedere questa forma di finanziamento bisogna rivolgersi alla segreteria della propria Facoltà in modo da essere informati su che tipo di convezione abbia stipulato l’Ateneo con una o più banche per la concessione di prestiti agevolati. Altre indicazioni a riguardo possono essere ottenute dagli uffici provinciali, comunali e regionali. A dare ragguagli possono essere pure gli istituti bancari presenti in zona. Non sempre queste forme di prestito sono molto pubblicizzate: ecco perché è importante muoversi per saperne di più e prendere al volo queste opportunità.

Un’idea, quella di sostenere i giovani nel pagamento delle rette universitarie, molto gettonata negli Stati Uniti d’America dove i prestiti riescono ad abbattere i costi degli allievi almeno per la metà.

In Italia questa strada ha iniziato a prendere forma nel 2001 per poi partire nel 2003 e trovare la massima diffusione dal 2007 in poi grazie ai protocolli d’intesa stipulati tra gli Atenei e gli istituti bancari.

E se sono un giovane imprenditore?

Se un giovane imprenditore è pronto ad avviare l’impresa dei suoi sogni può fare richiesta di accesso al credito. Di opportunità in questo caso ce ne sono due: i prestiti a fondo perduto e il Fondo Garanzia Giovani. I prestiti a fondo perduto per i ragazzi che decidono di fare impresa devono riguardare tali tipi di attività: produzione di beni agricoli, artigianali o industriali; fornitura di servizi alle imprese, escludendo i servizi amministrativi pubblici e le attività commerciali e turistiche. Tali finanziamenti possono arrivare fino al 50% a fondo perduto. A ciò si aggiunge poi un prestito o un mutuo che sarà equivalente al 40% degli investimenti da restituire in 10 anni.

Un altro tipo di supporto quando si decide di fare libera impresa è quello fornito dal Fondo Garanzia Giovani, ossia l’aiuto proposto a livello europeo per aiutare i giovani ad inserirsi nel difficile mondo del lavoro

Questi provvedimenti sono rivolti ai giovani che hanno un’età compresa tra i 18 e i 29 anni: l’obiettivo è accompagnare completamente l’imprenditore in erba da una fase iniziale a quella che si concluderà con la realizzazione del progetto. Con il Fondo Garanzia Giovani sono previsti sia incentivi economici che un piano di formazione per tutte le fasi del progetto di natura imprenditoriale.

Il fondo per i giovani imprenditori prevede l’accesso ad un finanziamento a tasso zero che presenta un importo compreso tra i 5.000 e i 50.000 euro.

Tale forma di prestito viene concesso senza alcun tipo di garanzia: il piano di ammortamento presenta una durata massima di sette anni.

Esistono prestiti per giovani coppie?

prestiti per giovani coppie rappresentano una soluzione finanziaria ideale per una coppia di ragazzi che sta decidendo di costruire il proprio futuro. Con questo tipo di finanziamento è possibile infatti sostenere le spese di un matrimonio, comprare una macchina nuova o usata o fare lavori di ristrutturazione in casa.

Per le giovani coppie esistono, infatti, mutui, finanziamenti e prestiti personali caratterizzati da tassi di interesse molto competitivi.

Gli sposi, ma anche coppie conviventi, possono avere necessità di ottenere maggiore liquidità per costruire e ampliare una famiglia. Molte volte il credito viene usato per sostenere tutte le spese di organizzazione del matrimonio, viaggio di nozze incluso, nonché per assicurare un futuro ai propri figli. Sono diverse anche le piattaforme online che consentono di ottenere un preventivo del prestito. Comodo anche fissare un appuntamento presso la filiale più vicina per conoscere una formula di finanziamento più adatta alle proprie esigenze.

Un esempio concreto è quello che prevede l’erogazione di un prestito di 20.000 euro con un piano di rimborso che può avere una durata compresa tra i 24 e i 120 mesi. Le rate sono sempre proporzionate alle entrate economiche della coppia beneficiaria del finanziamento. Nella maggior parte dei casi è sufficiente presentare una busta paga per accedere al credito.

Ottenere un finanziamento da disoccupati: si può?

Tirate pure un sospiro di sollievo. Anche chi non vanta una busta paga e soprattutto non ha un lavoro può comunque fare richiesta per accedere ad un finanziamento. Sono diverse le soluzioni di credito destinate a chi è un giovane disoccupato. Le strade da seguire in caso di mancata occupazione lavorativa sono varie; tra queste c’è senza alcun dubbio quella della fideiussione. Ci si avvale della presenza di un soggetto terzo che funge da garante.

Oggi la presenza di un garante viene considerata la soluzione ideale e più vantaggiosa per accedere ad un prestito quando non si ha un lavoro.

Se il beneficiario del finanziamento non riesce a sostenere il pagamento del rimborso e si registra una situazione di insolvenza, la banca che ha erogato il prestito potrà rivalersi sul fideiussore, la persona che – nel corso della sottoscrizione del contratto – avrà dimostrato di percepire uno stipendio ed avere entrate fisse in modo da farsi carico del pagamento.

Altra possibilità per chi è un giovane disoccupato di ricevere un prestito è quello di accedere al mutuo ipotecario. Si tratta di una strada molto battuta soprattutto quando si fa richiesta di un finanziamento online e non c’è né un garante, né la garanzia di una busta paga. In caso di mancato pagamento delle rate di rimborso, l’istituto di credito che ha concesso il capitale potrà rifarsi sul bene immobile su cui è stata iscritta l’ipoteca.

Dulcis in fundo: i giovani disoccupati possono accedere a finanziamenti a fondo perduto. Questa soluzione di credito consente ai ragazzi che non possiedono un’occupazione stabile di poter ottenere un prestito sotto forma di finanziamento a fondo perduto. Mentre prima era dunque più complesso poter accedere al credito, ora anche se non si possiede un’occupazione, alcune strade da seguire ci sono. Per non sbagliare ed effettuare la scelta giusta è possibile studiare i vari preventivi online presenti già sui siti internet. In questo modo si potrà vedere quale formula finanziaria sarà più adatta alle proprie esigenze.

La richiesta di finanziamento dovrà essere effettuata solo dopo un’attenta analisi dei preventivi, tenendo conto di quelle che sono le esigenze personali di ciascuno.

Da giovani disoccupati le strade per ottenere un finanziamento sono varie: fideiussione, mutuo ipotecario, prestito personale a fondo perduto ed anche l’uso di una carta revolving. Inoltre per chi è disoccupato e si trova a vivere in condizioni di disagio a livello economico e finanziario, esiste ancora un’altra strada. Quando i canali tradizionali del credito sembreranno quasi tutti chiusi, ci sarà un nuovo spiraglio di luce. Stiamo parlando del cosiddetto Prestito della Speranza che si può ottenere mediante la Caritas. Il prestito della Speranza è un piccolo finanziamento che viene erogato a chi ne ha bisogno per affrontare quelle che sono le difficoltà economiche e soprattutto provare a migliorare le proprie condizioni di vita, inserendosi nel mondo del lavoro. Il Prestito della Speranza è un finanziamento caratterizzato da tassi agevolati: il contratto viene sottoscritto mediante un Fondo di Garanzia che viene alimentato attraverso delle donazioni.

Il Prestito della Speranza può essere richiesto, oltre che dai disoccupati, anche da chi è in cassa integrazione, dai lavoratori precari e dai giovani in cerca di una prima occupazione.

Cosa sono i prestiti tra giovani privati?

I prestiti tra giovani privati possono essere una soluzione ideale quando non è possibile ricorrere ad un prestito tradizionale. E’ chiaro che alla base ci debba essere una forte fiducia tra le parti. Attenzione, inoltre, quando il rapporto tra creditore e debitore non è poi stretto, soprattutto se la cifra da prestare è elevata.

Nel caso si decida di optare, dunque, per un prestito tra privati, è sempre importante stipulare un contratto finanziario o una scrittura privata in quanto ci sarà una validità legale dei documenti di cui tener conto. In questo modo entrambe le parti andranno a stabilire l’importo della somma erogata, il tasso d’interesse previsto, i tempi e le modalità della restituzione. Da stabilire in questa occasione pure quelle che sono le garanzie che saranno fissate a tutela del creditore.

Le carte vanno compilate con la massima precisione: bisogna badare attenzione quando si specifica la cifra, quando si annotano le informazioni anagrafiche e la data da cui ha decorrenza il contratto.

In caso contrario, purtroppo, si può anche giungere all’insolvenza. Nella maggior parte dei prestiti tra privati la formula scelta è quella comunque della scrittura privata. Si tratta di finanziamenti previsti e tutelati dalla legge ma non devono presentare carattere di sistematicità. Il contratto va sottoscritto in duplice copia secondo quanto disciplinato dall’articolo 1813 del Codice Civile, secondo cui il mutuo non presenta obbligo di autenticazione notarile o di registrazione ma deve presentare i requisiti minimi di validità. Ve li elenchiamo di seguito così che possiate annotarli o tenerli a mente:

  • i dati anagrafici completi e corretti di tutte le parti interessate;
  • l’importo prestato preciso, indicato in modo chiaro ed inequivocabile;
  • le modalità esatte del piano di rimborso;
  • il tasso di interesse applicato, dove previsto;
  • la dicitura esplicita di “contratto di mutuo ex art. 1813 C.C.”;
  • la data e le firme autografe dei contraenti: creditore e beneficiario.

Se la cifra da prestare è rilevante allora meglio sottoporre il contratto alla vista di un avvocato esperto in materia. Fondamentale in questi casi pure la presenza di testimoni che andranno ad apporre la firma in calce al documento.

I prestiti tra giovani privati possono presentare qualche svantaggio sul piano fiscale. Se infatti prendiamo in considerazione i mutui bancari che hanno una durata maggiore di 18 mesi, le imposte applicate vengono addizionate in una imposta sostitutiva unica dello 0,25% sull’importo. Nel caso, invece, di prestito tra privati, il finanziamento sarà “appesantito” da un’imposta di registro del 3% sull’importo e di una dello 0,50% sulla garanzia ipotecaria o fideiussoria. A queste bisogna sommare pure l’imposta ipotecaria del 2% sul valore dell’ipoteca nel caso in cui fosse prevista. Inoltre – sempre da un punto di vista finanziario – il prestito tra privati non risulta molto vantaggioso perché non è possibile detrarre l’Irpef degli interessi passivi rimborsati.

Ecco che una delle strade per tutelare chi eroga il prestito è quella di sottoscrivere cambiali che rappresentano dei titoli esecutivi.

Le cambiali vengono infatti considerate delle soluzioni di credito valide per poter assicurare un prestito. Si tratta di una formula anche vantaggiosa da un punto finanziario. L’unica cosa che non bisogna trascurare è che sono previste imposte di bollo da pagare al momento della sottoscrizione delle cambiali. Attenzione poi al rischio che questo tipo di prestito possa precipitare nell’evasione fiscale.

Il motivo per cui si sceglie di optare quando si è in giovane età per un prestito tra privati è perché si tratta di un finanziamento semplice da gestire; c’è una grande flessibilità sia per quanto riguarda gli importi che le date; è possibile rinnovare le cambiali, prorogare il loro termine ultimo o comunque cambiare quelle che sono le modalità di rimborso; si sta sicuri perché esiste la garanzia dell’esecutiva che in caso di insolvenza consente di procedere immediatamente al pignoramento di beni. Uno degli elementi che rende valida la cambiale è la presenza del bollo: la marca viene infatti inserita sul retro della cambiale nella zona della firma. La sua assenza può comportare addirittura la nullità del titolo: il suo valore deve essere conteggiato a seconda all’importo in quanto risulta pari al 12 per mille dello stesso, arrotondato per eccesso.

Esistono soluzioni online per gli under 35?

Sono tanti i motivi, e le necessità, che possono spingere un giovane a richiedere un prestito. Trovare la formula più adatta alle proprie esigenze non è difficile: a venirci in aiuto molto spesso è infatti proprio il confronto tra i preventivi che può essere effettuato on line. Basterà essere in possesso di un computer, uno smartphone o un tablet connesso alla rete internet per trovare l’offerta più giusta.

Le formule possono cambiare tra loro anche in base all’età del richiedente. Ci sono infatti soluzioni pensate appositamente per i pensionati e prestiti studiati per i giovani che hanno un’età compresa tra i 18 e i 35 anni. In rete è possibile, ad esempio, trovare offerte pensate per i ragazzi che hanno un contratto di lavoro a tempo determinato, per chi ha un contratto atipico, purché da almeno un anno e mezzo, e anche per i liberi professionisti che non dipendono dunque da nessuno. In questi casi è possibile ottenere anche prestiti fino a 30.000 euro, rimborsabili tramite piani di ammortamento che possono durare fino a 10 anni.

Uno degli aspetti che contraddistingue i prestiti per giovani è la possibilità di poter fruire di agevolazioni relative alle spese di gestione e ai tassi. Alcuni finanziamenti, erogati da banche, risultano infatti esenti da costi di incasso rata, imposta di bollo all’erogazione e imposta di bollo collegata alle comunicazioni periodiche tra banca e cliente.

Quando si ha necessità di un prestito per sostenere il proprio percorso di studi ci si può orientare verso prodotti specifici. Ci sono pacchetti, ad esempio, dedicati a chi deve finanziare la specializzazione dopo l’università. Alcune di queste proposte prevedono un importo erogabile dall’importo compreso tra i 2.000 e i 15.000 euro da destinare alle spese per il master. Tali rate potranno essere rimborsate con piani di ammortamento compresi tra i 18 e i 96 mesi. Ci sono anche istituti di credito che danno agli studenti la possibilità di un pre- ammortamento di durata massima tre anni: in questo periodo il beneficiario dell’importo potrà corrispondere solo interessi, rinviando il rimborso del capitale. Mica male, vero?

Altri piccoli prestiti possono essere richiesti dai giovani per l’acquisto di un computer, per affrontare un viaggio e fare acquisti che non si possono rimandare.

Proprio perché i giovani sono ormai abituati a navigare su internet, sarà molto più semplice per loro confrontare più di una soluzione di prestiti on line. Si tratta sempre di finanziamenti veloci da ottenere e con spese di intermediazione ridotte proprio grazie al canale scelto che non è quello tradizionale.

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