Prestiti a giovani imprenditori per nuove imprese

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Fare impresa, per di più in un tempo di profonda crisi economica, non è semplice per nessuno. E non è semplice soprattutto per i più giovani, che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro dopo la formazione scolastica, universitaria o professionale, spesso con disponibilità economiche molto limitate e senza garanzie in virtù delle quali rivolgersi a banche o altri istituti creditizi alla ricerca di finanziamenti. Per fortuna, però, diversi soggetti mettono a disposizione oggi prestiti a giovani imprenditori per nuove imprese, secondo calendari e con bandi e programmazione periodici, per raggiungere un obiettivo che spesso prescinde l’obiettivo particolare e del singolo e ha a che vedere, invece, con la crescita economica del Paese.

Alla ricerca di prestiti per giovani imprenditori: cosa considerare

Ci sono dei fattori, così, che il giovane imprenditore alla ricerca di strumenti grazie ai quali concretizzare la propria idea di business dovrà valutare.

  • Il settore d’attività della futura impresa, innanzitutto. Ci sono, infatti, programmi di finanziamento e iniziative per l’imprenditorialità differenziate a seconda dell’area di attività: l’agricoltura, per esempio, come il turismo o la creazione di startup altamente innovative riservano oggi numerose agevolazioni a chi si cimenti nel campo.
  • La natura del finanziamento di cui si ha bisogno: la maggior parte dei bandi per prestiti ai giovani imprenditori per nuove imprese, infatti, prevede una cifra massima erogabile.
  • La zona in cui ha (o avrà) sede la nuova impresa: ci sono, infatti, Regioni e aree individuate come più critiche per l’occupazione e la redditività economica e sono, in genere, anche le zone in cui è più facile avere accesso a prestiti e altri tipi di agevolazione se si vuole fare impresa.

Va da sé che, a seconda di chi lo eroga, la somma in questione o il periodo temporale coperto, il prestito per le nuove imprese potrà comportare condizioni diverse o richiedere diversi requisiti d’accesso. Per questo è difficile fornire una panoramica completa e aggiornata dei prestiti ai giovani per le nuove imprese e ancora più difficile è, per chi sia alla ricerca di opportunità di questo tipo, valutare cosa faccia più al caso proprio. L’idea migliore è prendersi tutto il tempo di cui si ha bisogno per confrontare le diverse alternative e farlo, se possibile, con l’aiuto di consulenti e progettisti.

Chi concede prestiti a giovani imprenditori per nuove imprese

Per provare a far ordine, comunque, può essere utile partire dai principali soggetti che, ad oggi, offrono prestiti e finanziamenti a prova di giovani (nuovi) imprenditori. Si tratta essenzialmente di

  • Unione Europea,
  • Ministero dello Sviluppo Economico,
  • enti territoriali come Regioni e Camere di Commercio ed
  • enti privati.

I prestiti europei per i giovani che fanno impresa

Crisi economica e occupazionale sono tutto tranne che una condizione squisitamente italiana. Per questa ragione l’Unione Europea da qualche anno ha previsto e stanziato dei particolari finanziamenti finalizzati a favorire l’impiego — anche nella forma di autoimpiegoe l’imprenditorialità giovanile, specie in aree particolarmente problematiche come il Mezzogiorno. In particolar modo, l’intervento dell’Europa dovrebbe essere rivolto a contrastare condizioni di NEET — acronimo con cui ci si riferisce ai giovani che non stanno studiando ma non risultano neanche impiegati in altro modo. In considerazione di tutto questo chi abbia un’idea imprenditoriale e voglia trasformarla in realtà potrebbe sfruttare proprio prestiti e finanziamenti provenienti dall’Europa, quasi sempre erogati tramite progetti come Garanzia Giovani.

In questo caso, la somma erogata per i prestiti a giovani imprenditori per nuove imprese non supera in genere i 50mila euro, ma la valutazione va fatta comunque a seconda del settore di attività della nascente impresa. Uno dei grandi vantaggi di finanziamenti e prestiti europei consiste, comunque, nella formula a fondo perduto.

I prestiti per giovani imprenditori del Ministero dello Sviluppo Economico

Anche il MiSE prevede con una certa frequenza prestiti, finanziamenti e agevolazioni per i giovani imprenditori. Anche in questo caso l’obiettivo dichiarato è favorire l’imprenditorialità e la crescita economica e, alla luce di questo obiettivo, sono meglio spiegate alcune caratteristiche specifiche di queste misure.

A partire dal fatto che a erogare, operativamente, i prestiti per giovani imprenditori non sia direttamente il Ministero dello Sviluppo Economico ma un’agenzia nazionale, Invitalia, che ha come compito quello di attrarre investimenti. Periodicamente questa pubblica bandi e opportunità e fissa requisiti e limiti temporali che gli interessati devono rispettare e, in un secondo momento, stila le relative graduatorie d’accesso.

Al di là delle specificità del singolo bando — che vanno controllate da fonti ufficiali e aggiornate — i prestiti a giovani imprenditori per nuove imprese ministeriali prevedono in genere

  • che il richiedente abbia meno di 35 anni;
  • che l’impresa da finanziare sia di piccole dimensioni o una ditta individuale;
  • che non sia stata costituita da più di 12 mesi dal momento in cui si richiede il prestito e che venga costituita entro 45 giorni dopo l’erogazione;
  • che il settore di attività sia quello dell’artigianato, il commercio, l’industria, la trasformazione di prodotti agricoli, la fornitura di servizi o delle attività turistiche o artistico-culturali.

A seconda della formula, il prestito può prevedere una parte a fondo perduto, dei tassi agevolati o un tasso zero e una finestra di tempo per la restituzione più o meno ampia.

Così il territorio premia i giovani imprenditori

Come si accennava, anche le Regioni in qualche caso prevedono misure a favore dei giovani imprenditori che vogliano dar vita a nuove imprese. Le startup, specie se innovative, sono sotto i riflettori in questo senso da qualche anno a questa parte. E interessanti possono essere le alternative che arrivano da soggetti di categoria come le Camere di Commercio.

L’unico modo per restare aggiornati sulle opportunità per giovani imprenditori che arrivano dal territorio è consultare periodicamente siti ufficiali e altri canali di comunicazione degli enti tramite cui può essere data notizia appunto di bandi e opportunity. Il vantaggio di misure come queste è che non richiedono, in genere, grandi garanzie a chi intende usufruirne.

I prestiti privati per chi vuole fare impresa

Quando si è alla ricerca di prestiti a giovani imprenditori per nuove imprese, infine, non si deve dimenticare il privato. Banche e altri istituti di credito, infatti, hanno piani pensati appositamente per chi intende affacciarsi al mondo del lavoro come lavoratore autonomo, startupper o piccoli imprenditore. Sono, in non pochi casi, prestiti d’onore o prestiti senza busta paga e che contemplano condizioni favorevoli (tassi agevolati, periodi di ammortamento lunghi, eccetera) anche per tutto ciò che riguarda la restituzione del prestito. Anche il social lending, sebbene non così popolare in Italia, potrebbe essere una soluzione a misura di giovani imprenditori: specie se l’idea di business è davvero valida non dovrebbe essere difficile infatti trovare investitori e business angel disposti a contribuire economicamente alla causa.

Presti per le nuove imprese giovani: che caratteristiche?

Per riassumere, e pur nell’impossibilità di trovare un unico filo rosso tra le diverse forme di prestiti a giovani imprenditori per nuove imprese, può essere utile evidenziare alcune caratteristiche principali di misure come queste.

  • Sono accessibili solo a particolari categorie di nuovi imprenditori, in genere secondo un criterio d’età e di tipologia d’attività di riferimento.
  • Possono essere utilizzati tanto per gli investimenti, e cioè per tutte quelle attività preparatorie all’apertura dell’impresa (acquisto di macchinari, allaccio di utenze, eccetera) chiedendo un anticipo sul totale erogabile,
  • quanto per le spese di gestione.
  • Prevedono almeno una parte, in percentuale variabile, a fondo perduto e che non va restituita, neanche alla fine della finestra di ammortamento
  • e condizioni agevolate come tassi minimi, quando non addirittura un tasso zero, e finestre di garanzia che allungano l’intervallo di tempo entro cui si deve cominciare a restituire il prestito.
  • Non richiedono particolari garanzie e possono essere richiesti anche da chi non abbia reddito fisso o dimostrabile.

Cosa sapere prima di chiedere un prestito per giovani imprenditori

Ci sono svantaggi, allora, nell’approfittare dei prestiti a giovani imprenditori per nuove imprese? La domanda è lecita, anche in considerazione della poca esperienza di chi li richiede col mondo della finanza. Più che di veri svantaggi si tratta, però, di piccole accortezze da avere quando si prova ad accedere a una misura di questo tipo. Va, innanzitutto, considerato che prestiti e fondi di questo tipo sono limitati e non disponibili sempre. Bisogna per questo tenersi aggiornati in prima persona sull’uscita di bandi e co. Ancora in virtù del loro essere limitati, questi prestiti sono attribuiti poi secondo graduatoria: a volte il criterio tempo è determinante e, tradotto, significa che chi fa richiesta per primo è avvantaggiato nella possibilità di ottenerli; in qualche altro caso serve invece fornire un business plan e altra documentazione che provi la sostenibilità dell’idea di business e che possa essere utilizzata come criterio di valutazione.

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