Prestiti per giovani disoccupati per aprire attività

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I giovani disoccupati si trovano in una condizione di vita piuttosto preoccupando e purtroppo anche normale al giorno d’oggi. Al 2024 abbiamo affrontato molte crisi economiche nel passato e questo sicuramente ha determinato che non vi sia un terreno fertile per le nuove generazioni, affinché queste possano coltivare le loro passioni. E’ un dato preoccupante perché una società che non investe nei giovani, è una società che non crede nel progresso, lo rinnega ed è ancorato a idee retrograde, destinate a scomparire. Questo significa meno evoluzione e rinnovamento nella stessa economia, non stando al passo con grandi paesi che ormai ne dettano le regole.

I dati sui giovani in Italia preoccupano moltissimo gli analisti. Il nostro paese è prevalentemente composto da anziani e questo viene confermato dai dati anagrafici che ci dicono che ogni anno muoiono 200 mila persone in più rispetto a quante ne nascono, come se scomparisse un’intera città ogni anno. Questo determina la mancanza di cambio generazionale, le aziende inoltre non assumono e i giovani che si laureano preferiscono andare all’estero a cercare lavoro, generando la cosiddetta fuga dei cervelli che pesa moltissimo all’economia italiana.

Una guida per i giovani disoccupati

Tuttavia gli stessi giovani sono anche il fattore che non accetta la sconfitta, sono questi che sanno rimettersi in gioco anche nei momenti più difficili, a testimonianza di ciò vi sono numerosi fatti nella storia che hanno determinato una vera e propria rivoluzione ai modelli di società, ribaltando lo status quo della storia. Questo perché i giovani si sono sempre caratterizzati con una critica dinamica con il quale inseguono i loro obiettivi, accettando anche di correre una serie di rischi che una persona comune non sarebbe in grado di fare.

E’ per questo che abbiamo voluto creare questa guida finalizzata proprio ai giovani disoccupati, affinché questi vengano messi a conoscenza di una serie di opportunità che diversi enti pubblici e privati mettono a disposizione, con fattori molto vantaggiosi.
Con questa guida non vogliamo creare nessuna falsa speranza, andremo ad analizzare quelle che sono i reali strumenti che banche, enti pubblici locali e statali o la stessa Unione Europea, offrono.

E’ un tema molto delicato e ci teniamo ad invitare i nostri lettori affinché questi prestino attenzione. Mettetevi comodi e all’occorrenza prendete appunti che, oltre ad aumentarne la soglia d’attenzione, questo aiuta ad immagazzinare una serie di informazioni che possono poi risultare utili per ricerche ulteriori e maggiormente approfondite.

Le diverse possibilità che ha un giovane disoccupato

In questo paragrafo andremo ad analizzare quelle che sono le singole opportunità che un giovane disoccupato ha a sua disponibilità. Così da poter dare un’infarinatura generale di informazioni e all’occorrenza si potrà anche andare al paragrafo che maggiormente interessa, oltre al fatto che si potrà sapere di cosa poi si tratterà nello specifico.

Queste sono:

  • I prestiti per la formazione professionale che rappresentano sicuramente un primo passo per chi volesse avviare un’attività da libero professionista. Questo è finalizzato a finanziare la formazione personale e si può facilmente dire che esso sia uno degli investimenti più redditizi e soprattutto sicuri che un persona possa fare. Formandosi si può ambire ad un occupazione lavorativa di alto livello e di conseguenza maggiormente pagato.
  • I prestiti per giovani imprenditori o nuove startup che sono sicuramente più difficili da ottenere ma laddove si avesse un’ottima idea innovativa e delle solide basi di economia, questi possono diventare degli strumenti che ti permettono di crescere in modo esponenziale.
  • Infine andremo ad analizzare un ipotesi più remota che è il contratto di fideiussione, ossia uno strumento di garanzia usato nei contratti bancari affinché un giovane disoccupato lo ottenga, oltre ad ottenerlo a tassi d’interesse bassi, vantaggiosi dal punto di vista economico.
Nei paragrafi che seguono andremo ad analizzare nello specifico le seguenti forme di finanziamento, analizzandone ogni aspetto, dai requisiti e le procedure, fino agli aspetti economici.

Prestiti per la formazione professionale: il primo step per avviare un’attività da libero professionista

Questo tipo di prestito lo trattiamo per primo perché sicuramente è il tipo di prestito che viene maggiormente richiesto dai giovani disoccupati, in quanto il primo step per poter uscire dallo stato in cui si versa è proprio quello di far accrescere il proprio curriculum dal punto di vista formativo. Questo tipo di prestito è molto facile da ottenere proprio perché i requisiti che vengono richiesti sono piuttosto semplici, generali e alla portata di tutti.

Nello specifico, i requisiti di solito si esplicano nel seguente modo:

  1. L’età deve essere tra i 18 anni e i 30 anni all’incirca.
  2. Si deve possedere un diploma di maturità e in molti altri casi ne viene richiesto anche un certo voto, affinché dimostri la sicurezza nell’impegno dello studente a voler concludere gli studi.
  3. Infine si deve ovviamente offrire prova della propria iscrizione ad un corso di laurea, ad un corso ad essa equiparata o ad un corso di altra formazione, quale una magistrale o un master.

Questo tipo di prestito viene generalmente erogato dalle banche che stipulano una convenzione con le università e in altri casi con gli enti pubblici locali. Questi sono destinati alla copertura delle spese di iscrizione e ai costi delle tasse e contributi che lo studente si trova a dover pagare durante tutto l’anno accademico. In alcuni casi copre anche le spese esterne ma pur sempre legate alla vita studentesca, basti pensare ai casi di studenti fuori sede che si trovano a dover pagare anche un affitto.

Le relative spese di iscrizione e tasse si possono trovare facilmente nel sito istituzionale dell’ateneo, alla sezione “Regolamento Tasse e Contributi“. Anche laddove non si sapesse quale fosse la banca convenzionata, questa la si trova facilmente nei portali ufficiali.

Il vantaggio di questi prestiti risiede nella possibilità di poter procrastinare la restituzione fino al momento in cui si trova un lavoro, quindi anche lo stesso conseguimento del titolo di studio non è sufficiente a poter far sorgere l’obbligo di adempimento. Inoltre i costi del debito sono generalmente molto accessibili, cioè non vi sono dei tassi d’interesse alti.

Vi sono da tenere in conto due fattori prima di procedere alla richiesta di un prestito d’onore:
– La possibilità di poter ottenere una borsa di studio Regionale, ad oggi garantita da tutte le Regioni d’Italia agli studenti con un determinato Isee familiare.
– La possibilità di rientrare nella No Tax Area mediante la dichiarazione dell’Isee, ossia la possibilità di non pagare i contributi universitari laddove si avesse un reddito basso.

Prestito a fondo perduto per giovani imprenditori o nuove startup

Questo tipo di prestito è meno accessibile perché vi sono dei requisiti molto specifici e delle procedure piuttosto complicate, tuttavia laddove si fosse disoccupati (che è il primo requisito ad essere richiesto) e si avesse un’idea molto valida dal punto di vista imprenditoriale e innovativo, vale la pena tentare di partecipare ai bandi di gara perché se si risultasse vincitori, si può ottenere un prestito fino a 500 mila euro.

I bandi di gara vengono aperti e chiusi periodicamente dagli enti pubblici, quali le Regioni, gli enti Statali o dell’Unione Europea, quindi si consiglia di restare sempre aggiornati sui siti istituzionali.

Requisiti generalmente richiesti:

  • Età compresa tra i 18 e i 40 anni
  • Disoccupazione
  • Partita Iva se aperta deve risultare inattiva e non deve essere sta aperta da più di 6 mesi dalla richiesta
  • Non si deve essere già soci di una società

Le procedure richiedono la presentazione di un progetto imprenditoriale, ben redatto in modo tecnico, con allegato un business plan e un piano d’impresa. Questi sono documenti per nulla semplici da poter compilare e infatti consigliamo sempre l’assistenza di un consulente tecnico, affinché si evita di omettere formalità importanti per la vittoria del bando di gara.

Il contratto di fideiussione nei prestiti bancari

I giovani disoccupati si saranno resi conto di quanto sia difficile poter ottenere un prestito bancario senza avere una busta paga o un reddito autonomo e seppure la banca risultasse disponibile, il costo del debito rende lo stesso prestito svantaggioso al punto da rinunciarne.

Tuttavia esiste uno strumento di garanzia molto usato nei prestiti bancari che è il contratto di fideiussione, ossia il contratto con il quale un terzo si pone come garanti all’interno del prestito. In pratica questo sarà tenuto al pagamento del debito laddove il debitore principale risultasse inadempiente.

Vi è da precisare che questo strumento si può usare anche laddove si abbiano già delle garanzie perché tramite questo si abbassa notevolmente il tasso d’interesse, oltre al fatto che questo può essere cumulabile, ossia si possono apporre più fideiussori allo stesso debito, disponendo quella che viene chiamata co-fideiussione. In questo caso i fideiussori possono essere responsabili solidali oppure in parti diverse.

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Sono uno studente laureando in Giurisprudenza, la cui passione per la scrittura mi accompagna sin dal liceo. Sono dirigente di due associazioni, la prima studentesca, la seconda socio-culturale. Mi impegno quotidianamente per migliorarmi e sono aperto a nuove esperienze che mi permettano di crescere, sia professionalmente che come persona. Da tempo sto maturando un progetto personale di accantonamento delle proprie entrate a fini previdenziali, creando dei fondi di risparmio da reinvestire nel mercato azionario.