Prestiti a giovani commercianti

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L’economia non sta affrontando un periodo ideale e i giovani sicuramente lo sanno bene, vivendo tutto questo sulla propria pelle. Le recenti crisi economiche che si sono susseguite a distanza di pochi anni, non hanno sicuramente favorito a creare un ambiente ideale per i giovani che si stanno addentrando nel mondo del lavoro, infatti questi si trovano ad affrontare tutto questo con una disoccupazione generazionale dilagante e dilagata come una macchia d’olio.
Il tutto è aggravato da un debito pubblico molto alto, un paese prevalentemente anziano che genera un difficile ricambio generazionale, basti pensare che ogni anno muoiono 200 mila persone in più rispetto a quelle che nascono, senza tenere conto anche della massa di studenti che decidono di emigrare all’estero dopo il periodo di studi e specializzazione, con conseguenze tragiche sull’economia italiana e sul PIL nazionale.

Tutto questo dovrebbe risultare di sconforto ma i giovani spesso non si lasciano sopraffare dal corso degli eventi, tant’è che più volte nel corso della storia si sono trovati a porre dei veri e propri cambiamenti, come elementi destabilizzanti e rivoluzionari all’interno di un corso lineare e ordinario della storia. I giovani sono costantemente mossi ed emozionati da una fame interiore che li porta ad effettuare le imprese più eroiche e alcune volte rischiose. I giovani vivono in una costante spinta verso l’emancipazione dai contesti sociali e familiari, dal quale ci si vuole distaccare perché spesso, purtroppo, non coincidono con le proprie aspettative di vita. Una dinamica criticità porta chi è giovane ad assumere un ruolo per nulla marginale all’interno della società.

Una guida ai prestiti per i giovani commercianti

Data questa premessa e la possibilità per i giovani che vogliono avviare un’attività da commercianti di andare incontro a scelte sbagliate, abbiamo voluto creare una guida ad hoc, con il quale offrire una serie di consigli e informazioni sui prestiti che vengono offerti da diversi enti pubblici e privati.

Bisogna prestare molta attenzione e badare bene a tutte le relative spese che una tale attività comporta già alla sola sua apertura. Infatti bisogna tenere conto dei contributi previdenziali (Inps) che andranno già versati al terzo mese di attività, i quali sono fissi e non aiutano sicuramente ad ammortizzare le difficoltà della partenza. Senza contare poi tutti i costi d’investimento, burocratici (per formalizzare la nascita della società) e del commercialista. Farlo con il proprio capitale sembra rischioso e molto dispendioso, poter accedere ad un prestito con agevolazioni può essere sicuramente un mezzo con cui rendere più facile il tutto.

Data proprio la difficoltà e la delicatezza del tema, si consiglia sempre di prestare molta attenzione e soprattutto evitare di prendere decisioni senza un approfondimento del tema, continuando a ricercare su internet e soprattutto mediante l’assistenza di un professionista specializzato.

Le opzioni che un giovane commerciante deve tenere in considerazione

In questo paragrafo andremo ad offrire una panoramica generale di quelle che sono le principali opzioni a cui un giovane commerciante deve protendere per poter avviare la propria attività. Avere una mappatura di quelli che sono i singoli temi può aiutare i lettori ad effettuare una prima scrematura del contenuto e saltare direttamente a quelli che sono gli argomenti specifici più adatti e che suscitano maggiore curiosità.

  • I prestiti a fondo perduto che messi a disposizione per i giovani commercianti da diversi enti pubblici e privati. Questi sono prestiti molto vantaggiosi, sotto molti punti di vista ed è per questo che ne parleremo, trattandoli nello specifico ed esplicandone ogni sfaccettatura.
  • Per chi risultasse obbligato a dover richiedere un prestito bancario ordinario, ed essendo giovane riscontrerà una serie di difficoltà, o le ha già affrontare, offriremo una serie di strumenti di garanzia che vengono usati da molti imprenditori, affinché il prestito si riesca ad ottenere con più facilità e soprattutto con meno costi di debito.
A seguire affronteremo il tutto con maggiore specificità, non vi resta che mettervi comodi, prendere un quaderno per prendere appunti sulle informazioni più importanti, così da poterle immagazzinare e sfruttarle in future ricerche.

Prestiti a fondo perduto per giovani imprenditori e commercianti

Il prestito a fondo perduto è uno dei prestiti maggiormente redditizi e che offrono un finanziamento piuttosto cospicuo che permette di coprire tutte le spese che un commerciante si trova ad affrontare all’inizio, oltre ad un ampio margine di denaro da poter investire in modo strategico, così da poter avviare realmente la propria attività.

Questo tipo di prestito però non è per nulla semplice da poter ottenere, infatti questo viene erogato materialmente da banche private ma in realtà viene coperto in parte da finanziamenti pubblici e come è ben intuibile a questi vi si può accedere soltanto mediante bando di gara. Quest’ultimo si caratterizza per richiede molte formalità da dover rispettare per poterlo vincere, oltre ovviamente all’elevata concorrenza. Vi saranno molti vincitori ma vi saranno anche molti partecipanti e inevitabilmente qualcuno ne resterà escluso.

In particolar modo i requisiti si esplicano generalmente in questo modo:

  • Un primo requisito di età compreso tra i 18 e i 40 anni all’incirca.
  • Si deve risultare disoccupati
  • Qualora si avesse una partita iva aperta, questa deve essere inattiva e non essere stata aperta da più di 6 mesi dalla richiesta di partecipazione al bando.
  • Infine non si deve risultare soci di un ulteriore società.

Le procedure invece negli ultimi anni sono sicuramente state facilitate dai portali online che almeno permettono di presentare il tutto in modo telematico, senza dover stampare nulla di fisico e senza recarsi a nessun sportello. Queste richiedono la redazione del progetto imprenditoriale, ben redatto, sia tecnicamente che a livello narrativo. Infine bisogna allegare anche un business plan e un piano d’impresa con cui sostanzialmente spiegare come si andrà a comporre l’organizzazione aziendale e soprattutto la strategia di investimento.

In questo caso noi precisiamo sempre che la redazione di questi documenti non è per nulla semplice ed è bene farsi assistere da un servizio di consulenza tecnica con cui poter studiare nel dettaglio il bando di gara e soprattutto poi passare alla redazione di essi. Così da non omettere nessuna formalità.

Il vantaggio di questi prestiti è rappresentato dalla possibilità di non restituire una parte del prestito, dato che questa viene coperta dai finanziamenti pubblici dell’ente preposto che ha aperto il bando di gara. Inoltre non si avranno dei costi di debito, quindi non si rischierà di dover pagare dei salatissimi tassi d’interesse. Vi è da precisare che in molti casi si ha la possibilità di prorogare l’inizio del pagamento delle rate ad un anno dall’inizio dell’attività, così da poter avviare con totale comodità il progetto, senza troppi costi iniziali.

Ci teniamo a precisare che questi bandi di gara sono soggetti a termini di scadenza. Vi è la necessità di tenersi aggiornati sui siti ufficiali e istituzionali dei diversi enti pubblici.

Strumenti di garanzia nei prestiti bancari ordinari

Laddove si venisse esclusi dal gara del bando oppure semplicemente non si hanno i requisiti per potervi partecipare, si sarà obbligati a dover richiedere un mero prestito bancario. Questo come avrete avuto già modo di sperimentare, è difficile da ottenere da giovani, soprattutto laddove si fosse disoccupati senza busta paga o un reddito autonomo, oppure laddove si riuscisse ad ottenere i tassi d’interesse sarebbero elevatissimi.

E’ per questo che abbiamo voluto creare una piccola guida su diversi strumenti di garanzia che vengono maggiormente usati nei prestiti bancari, i quali permettono, oltre ad ottenere un prestito, anche di abbassare enormemente il costo del debito.

  • In primis vi è il pegno che permette porre in garanzia del debito un bene mobile, ossia un auto, i gioielli o una nave. Questo, in caso di inadempimento da parte del debitore, verrà trasferita nella disponibilità della banca che avrà la possibilità di venderlo all’asta e soddisfare il proprio credito a prescindere dalla cifra percepita.
  • Lo stesso vale per l’ipoteca che tuttavia comprende un bene immobile e dunque una casa, un terreno agricolo o un garage per auto.
  • Infine uno strumento molto usato è il contratto i fideiussione, ossia il fideiussore è una garanzia personale da parte di un terzo, il quale si obbliga a dover pagare il debito laddove il debitore principale risultasse inadempiente. Questo ne è responsabile con tutto il suo patrimonio e reddito. Laddove poi si trovasse a dover coprire il pagamento del debito, potrà a sua volta rivalersi sul debitore principale per riottenere la cifra pagata.
    Vi è anche la possibilità di porre più fideiussori, così da poter abbassare ulteriormente il tasso d’interesse, andando a costituire quella che viene definita co-fideiussione.

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Sono uno studente laureando in Giurisprudenza, la cui passione per la scrittura mi accompagna sin dal liceo. Sono dirigente di due associazioni, la prima studentesca, la seconda socio-culturale. Mi impegno quotidianamente per migliorarmi e sono aperto a nuove esperienze che mi permettano di crescere, sia professionalmente che come persona. Da tempo sto maturando un progetto personale di accantonamento delle proprie entrate a fini previdenziali, creando dei fondi di risparmio da reinvestire nel mercato azionario.