Prestiti per giovani imprenditori a fondo perduto

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Il 2024 è sicuramente un anno perfetto per iniziare ad investire e questo è sicuramente dato da una serie di fattori, in primis perché vi è la possibilità di rincorrere una serie di cambiamenti e transizioni all’interno del mercato che possono risultare piuttosto redditizie. Vi sono molti mercati emergenti, basti pensare al settore dell’energia rinnovabile, ancora molto di nicchia ma con le sensibilità ambientali sempre più coinvolgenti e di massa, offrono degli spazi di crescita molto ampi a chi decide di voler investire nel settore del rinnovabile e della sostenibilità

Iniziare ad investire e soprattutto avviare una propria attività imprenditoriale però non è per nulla semplice, si possono avere le idee più innovative di sempre e d’avanguardia ma se non si hanno a disposizione i giusti mezzi economici, questi sono difficili da poter trovare come è facilmente intuibile, tuttavia vi sono una serie di mezzi che vengono messi a disposizione da enti pubblici e privati che sicuramente possono giovare ed “accorciare” la strada per l’avvio dell’attività. Accorciare ovviamente non sta a significare che l’ottenimento di questi finanziamenti sia del tutto facile, infatti questi vengono generalmente erogati a fronte della vittoria di un bando di gara, quest’ultima non è per nulla scontata in molti casi.

In questa guida per i giovani imprenditori che decidono di avviare un’attività si potranno rinvenire una serie di accorgimenti che bisogna tenere in mente ogni volta che si va a partecipare ad un bando di gara. Oltre ovviamente alle informazioni necessarie affinché si possa avere una mappatura generale degli enti che offrono questo tipo di servizio

E’ un tema delicato e ci teniamo sempre a offrire due righe per invitare il lettore a prestare particolare attenzione, leggere e prendere informazioni velocemente con la speranza di voler ottenere l’informazione che si vuole, nel minor tempo possibile, è sicuramente uno dei comportamenti che si deve evitare in questi contesti.
Prestare attenzione, studiare, prendere appunti e approfondire ulteriormente i singoli temi affrontati è il comportamento giusto ed ideale che un aspirante imprenditore deve avere, portando anche pazienza sulle informazioni e le risposte che si vogliono ottenere.

Le opzioni che andremo a trattare

In questo paragrafo offriremo un’infarinatura generale con cui poter sapere quali siano i singoli temi che si andranno ad affrontare. Questo può risultare molto utile a molti lettori che sono già abbastanza avviati e vogliono saltare una serie di passaggi e passare direttamente al fulcro di ciò di cui hanno bisogno.

Nello specifico:

  • I prestiti a fondo perduto parziale per i giovani imprenditori. Questi rappresentano lo stereotipo e sono quelli più ambiti perché solo molto vantaggiosi e funzionali all’avvio dell’attività imprenditoriale. Non sono facili da ottenere, perché oltre alla molta competizione, vi sono molte formalità da dover rispettare.
  • Andremo ad analizzare quelli che sono gli strumenti di garanzia che permettono di abbassare notevolmente i costi del debito, ossia i tassi d’interessi. Questi sono funzionali per i meri prestiti bancari, richiesti nel caso in cui non si riuscisse ad ottenere il primo.
  • Infine andremo ad offrire una serie di informazioni relative a contributi e incentivi che offre lo Stato e l’Unione Europea per una serie di territori che sono più in difficoltà rispetto ad altri. Questi non sono vincolati ad un bando di gara e quindi sono più accessibili rispetto agli altri.

Prestito a fondo perduto per giovani imprenditori

Questo tipo di prestito è molto redditizio perché può essere fino a 500 mila euro in alcuni casi e soprattutto può rappresentare un’ottima opportunità vantaggiosa perché il fondo perduto parziale permette di non restituire una parte del debito e soprattutto non pagare i tassi d’interesse.

Questi vengono erogati da banche private ma in concorrenza con il singolo ente che copre la parte del fondo perduto e ciò ci fa comprendere perché si debba accedere a tali finanziamenti pubblici tramite un bando di gara.

Come dicevamo all’inizio il bando di gara è molto competitivo e soprattutto difficile dal punto di vista delle formalità, infatti si richiedono una serie di requisiti e procedure da dover rispettare.

I requisiti si esplicano generalmente nel seguente modo:

  • Si deve avere un’età compresa tra i 18 e i 40 anni circa
  • Si deve essere disoccupati
  • Non si deve avere aperto una partita Iva da più di 6 mesi dalla richiesta e soprattutto deve risultare inattiva (Senza aver prodotto reddito sostanzialmete)
  • Non si deve risultare soci di altre società.

Le procedure sono sicuramente facilitate dai portali online, tuttavia ciò non li rende facili dal punto di vista formale, in quanto si deve pur sempre fare un progetto imprenditoriale, redatto in modo tecnico e specifico, rispetta quelle che sono le indicazioni del bando di gara. Inoltre bisogna allegarvi un business plan e un piano d’impresa.

Questi sono difficili da fare e vi è sempre bisogno di un tecnico ed è per questo che ci teniamo a consigliarvi di farvi assistere da un consulente o un professionista nella redazione di ogni documento, così da non omettere nessun particolare e nessuna formalità, le cui eventuali omissioni potrebbero comportare l’esclusione dalla gara.

Un ulteriore vantaggio che risiede in questi tipi di prestiti, è la possibilità di poterli restituire in un momento successivo e prolungato alla stipulazione, infatti spesso capita di poter iniziare a pagare le rate ad un anno dall’inizio dell’attività, così da poter iniziare il tutto senza troppe spese e costi da dover affrontare.

Nota bene che questi bandi di gara vengono aperti e chiusi dagli enti pubblici locali (come la Regione) oppure statali, in alcuni casi anche la stessa Unione Europea. Per questo consigliamo sempre di restare aggiornati sui principali canali di comunicazione e anche sui siti ufficiali e istituzionali dei diversi enti.

Strumenti di garanzia nei prestiti bancari ordinari

Nell’ipotesi in cui non si riuscisse ad ottenere il prestito a fondo perduto per motivi legati all’esclusione dal bando di gara, vi è la possibilità di poter ottenere un prestito bancario a costi di debito piuttosto ragionevoli. Infatti, essendo giovani, si avrà avuto già modo di vedere quanto sia difficile ottenere un prestito di questo tipo e soprattutto quanto siano elevati i tassi d’interesse, soprattutto quando si è giovani e disoccupati, quindi senza una busta paga o un reddito autonomo.

Gli strumenti sono piuttosto comuni e ne avrete sicuramente sentito parlare, andremo nello specifico, spiegando nel dettaglio come funzionano:

  1. Il pegno è una garanzia che si applica all’interno di un prestito, impegnando sostanzialmente un bene mobile, quale un automobile, una barca o i gioielli personali. Laddove si risultasse inadempienti del debito, il bene passa nella disponibilità della banca, la quale mediante un’asta dovrà venderlo e con la cifra ottenuta (qualsiasi essa sia), si dovrà ritenere soddisfatto. Non sarà tenuta a richiedere la differenza mancante.
  2. L’ipoteca funziona nello stesso modo del pegno ma ovviamente fa riferimento ai beni immobili, quali  ad esempio le case, i terreni agricoli o i box auto.
  3. Infine vi è il contratto di fideiussione che permette sostanzialmente di porre a garanzia del debito un terzo soggetto che sarà tenuto al pagamento del debito, laddove il debitore principale risultasse inadempiente. Il fideiussore potrà poi a sua volta richiedere quanto ha pagato, al debitore inadempiente, tuttavia però la banca si ritiene soddisfatta.
Nota bene che si possono apporre più garanzie all’interno di un debito, anche le stesse garanzie. Ad esempio si possono costituire più fideiussori, creando la cosiddetta co-fideiussione. Apponendo più garanzie, la sicurezza del prestito aumenta e quindi la banca sarà tenuta ad abbassare di molto il tasso d’interesse.

Contributi e agevolazioni statali ed europei

Molti territori della penisola italiana hanno maggiori difficoltà rispetto ad altri, basti pensare ai dati economici e sociali del meridione, il quale sicuramente soffre di più sotto molti punti di vista. A fronte di ciò, sia l’Unione Europea che lo Stato offrono una serie di contributi e agevolazioni molto vantaggiose, anche per chi non risiede in questi territori e decida di trasferirsi in quest’ultimi.

Dapprima vi è il contributo statale “Resto al Sud” che ad oggi è sicuramente uno dei migliori perché questo viene erogato a giovani imprenditori che non hanno ancora compiuto 46 anni e decidono iniziare ad investire, o hanno già investito, nei territori del Sud Italia, compreso l’Abruzzo e i comuni che hanno subito il terremoto del 2016.

Questo è un contributo da 50 mila euro per le persone fisiche e 200 mila euro per le società con almeno 4 soci. Non è subordinato ad un bando di gara e può essere richiesto in qualsiasi momento non essendo assoggettato a termini di scadenza.

Anche l’Unione Europea offre una serie di contributi maggiormente vantaggiosi per il Sud Italia che permettono di accedere ai cosiddetti fondi europei.

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Sono uno studente laureando in Giurisprudenza, la cui passione per la scrittura mi accompagna sin dal liceo. Sono dirigente di due associazioni, la prima studentesca, la seconda socio-culturale. Mi impegno quotidianamente per migliorarmi e sono aperto a nuove esperienze che mi permettano di crescere, sia professionalmente che come persona. Da tempo sto maturando un progetto personale di accantonamento delle proprie entrate a fini previdenziali, creando dei fondi di risparmio da reinvestire nel mercato azionario.