Prestiti per giovani non lavoratori

Indice dei contenuti

La disoccupazione giovanile è ormai molto diffusa e la responsabilità è in parte del sistema e in parte anche di chi non ha la volontà di volersi trovare un lavoro e restare nella comfort zone dei propri genitori che gli permettono di continuare a vivere a casa.
Tuttavia vi sono numerosi giovani che vogliono mettersi in gioco, avviare un’attività autonomamente e all’occorrenza arrecandosi i dovuti rischi. Questo è un passo sicuramente difficile che molti giovani non riescono a fare, ed è per questo che bisogna tenere in considerazione numerosi fattori, ci si deve informare bene e poi prendere una decisione definitiva.

In questa guida non si vorranno regalare delle false speranze, quanto piuttosto offrire le giuste informazioni affinché un giovane possa prendere coscienza delle reali opportunità che vengono messe a disposizione da diversi enti pubblici e privati.

La tematica non è per nulla semplice ed è per questo che si deve prestare particolare attenzione, estrapolare più informazioni possibili e poi fare una decisione ponderata, matura e consapevole. Infatti è bene prendere con sé un foglio e una penna e all’occorrenza prendere appunti perché questo gesto oltre ad aumentare la soglia dell’attenzione, permette di immagazzinare le diverse informazioni e poi sulla base di questo immagazzinamento si potrà continuare la propria ricerca al prestito più vantaggioso, economicamente parlando.

Non vi resta che mettervi comodi per questa lettura che richiederà solo 5 minuti del vostro tempo.

Panoramica generale sui prestiti disponibili per i giovani senza lavoro

In questo paragrafo ci limiteremo ad offrire una panoramica generale e introduttiva così da poter capire in modo anticipato quali siano le reali opportunità per i giovani senza lavoro e sapere anche di che cosa si sta per andare a trattare.

Nello specifico queste sono le singole voci:

  1. Il primo prestito che andremo a trattare sono per i giovani che vogliono iniziare una carriera accademica e dunque investire sulla propria formazione. E’ accertato che questo è uno degli investimenti più redditizi e quindi eventualmente sarebbe un’ottima decisione in tale senso.
  2. Il prestito a fondo perduto per i giovani senza lavoro che decidono di avviare un’attività imprenditoriale. Questi sono prestiti molto macchinosi da ottenere ma molto vantaggiosi, infatti le cifre parlano e possono raggiungere anche il mezzo milione di euro. Tra i requisiti è proprio previsto che si debba essere disoccupati.
  3. Infine laddove non si riuscisse ad accedere ai primi finanziamenti, vedremo una serie di strumenti per poter accedere ad un prestito bancario: il pegno, l’ipoteca e la fideiussione. Queste sono forme di garanzie esterne e ideali per chi non ha un lavoro o una busta paga.
Nei paragrafi a seguire andremo ad analizzare nello specifico le precedenti voci appena elencate.

Prestito per i giovani che decidono di iniziare un percorso formativo

Questo tipo di prestito lo trattiamo per primo perché oltre ad essere il più redditizio, in termini di investimento, è anche quello più facile da ottenere proprio perché i requisiti sono piuttosto semplici e anche la stessa procedura non risulta complicata.
Questo tipo di prestito è finalizzato a coprire le spese di formazione del giovane. Quest’ultima deve essere necessariamente di alto livello, come può essere un percorso universitario o equiparato ad esso, ad esempio un master, una magistrale o un corso di alta formazione professionale. Questo percorso può permettere di ottenere una determinata qualifica che viene molto richiesta dalle aziende e garantire una rendita per nulla irrisoria.

I requisiti generalmente si esplicano nel seguente modo:

  • Si deve avere un’età compresa tra i 18 e i 30 anni
  • Si deve essere senza lavoro
  • Si deve aver conseguito il diploma di maturità e in molti casi viene anche richiesto un requisito di merito, ossia un voto minimo.
  • Infine si deve dimostrare l’iscrizione al corso.

Questi prestiti vengono erogati dalle università, dalle banche e anche dagli enti pubblici locali. La procedura non è molto complicata e nello stipulare l’accordo si deve dare dimostrazione delle spese che si andranno ad affrontare per iniziare il percorso formativo. Queste spese, nel caso dell’università, vengono annualmente aggiornate sul sito istituzionale nella sezione “Regolamento Tasse e Tributi”. Vi possono essere anche prestiti che coprono le spese annesse, come può capitare di dover pagare l’affitto di una camera oppure l’abbonamento per gli spostamenti.

Il vantaggio di questi prestiti risiede nel fatto che i tassi d’interesse sono quasi nulli e inoltre l’obbligo di restituzione non sorge subito ma solo nel momento in cui si riesca a trovare un occupazione lavorativa. Lo stesso conseguimento del titolo non è sufficiente al sorgere dell’obbligo. Vi è da notare come tutto sia incentrato affinché il giovane senza lavoro, abbia la reale opportunità di trovare un’occupazione lavorativa.

Nota bene che numerosi enti pubblici locali offrono questo tipo di prestito a fondo perduto al 100%, sotto forma di borsa di studio universitaria, cioè non deve essere restituito neanche un euro. Questo perché gli enti che predispongono questa possibilità lo offrono con l’obiettivo di garantire il diritto allo studio a chiunque, anche a chi non ha le dovute possibilità economiche. Infatti per poter ottenere tale borsa di studio, si deve avere il proprio ISEE familiare al di sotto di una determinata soglia, oltre a dover conseguire un determinato numero di CFU, ossia crediti che si ottengono tramite il conseguimento degli esami e delle attività formative.

Non dimenticare che anche laddove si fosse matricole del primo anno si può accedere a questa opportunità che offre molti soldi, soprattutto a chi viene da fuori regione e dunque è fuori sede, oppure pendolare, la borsa di studio è aumenta.

Prestito a fondo perduto per i giovani che decidono di avviare un’attività imprenditoriale

Questo tipo di prestito è molto importante perché può risultare una vera e propria opportunità, non solo di mera occupazione lavorativa, ma di cambiare totalmente il proprio tenore di vita. Infatti questo tipo di prestito permette di ottenere una cifra piuttosto cospicua, quasi mezzo milione di euro in alcuni casi, per avviare un’azienda di cui noi saremo a capo. Esattamente, quasi mezzo milione di euro e generalmente non sono mai inferiori a 30 mila euro.

Il prestito è piuttosto cospicuo e a fondo perduto parziale, ossia non vi saranno tassi d’interesse e parte del prestito non andrà restituito, questo è possibile perché si partecipa ad un bando di gara indetto da un ente pubblico, locale o statale, in alcuni casi anche europeo, lo stesso che poi andrà a coprire alla banca erogatrice la parte restante del debito.

Andando al centro della questione, i requisiti per partecipare a questi tipi di bandi sono i seguenti:

  • Dapprima si deve avere un’età compresa tra i 18 e i 30 anni.
  • non si deve essere lavoratori: cioè disoccupati
  • non si deve produrre reddito con una partita iva: cioè deve risultare inattiva nel caso in cui si dovesse averla
  • non si deve partecipare ad un’altra società

La procedura per parteciparvi è stata sicuramente semplificata dal digitale, essendo ormai possibile fare tutto online. Tuttavia ciò che la rende difficile è il contenuto ultimo dei documenti da presentare. Infatti si deve presentare un progetto imprenditoriale tramite un testo scritto che spieghi il tutto in modo piuttosto chiaro e semplificato, rispetto il requisito del numero delle parole. Si deve poi allegare a questo un business plan e un piano d’impresa. Questi sono sostanzialmente la strategia di organizzazione del lavoro e della gestione dei soldi, come andranno spesi, investiti e molto altro.

Un ulteriore vantaggio di questi prestiti è data dalla possibilità di non restituire subito la cifra parziale, ma solo dopo un anno dall’inizio dell’attività, così da poter iniziare senza grandi spese.

Nota bene che bisogna effettuare uno studio intenso del bando di gara e inoltre la redazione del business plan e del piano d’impresa non è per nulla semplice. Un avvocato o un commercialista può fare la differenza.

Prestito bancario: come ottenerlo

I giovani non lavoratori avranno avuto modo di scoprire quanto sia difficile ottenere un prestito dalla banca, proprio perché non si riesce a porre a garanzia il proprio reddito o la propria busta paga, come generalmente fanno numerose persone.

Ci limiteremo ad elencare delle altre garanzie un po’ fuori dall’ordinario ma che permettono di ottenere ugualmente un prestito:

  • Il pegno: questa garanzia si esplica su un bene mobile, come possono essere dei gioielli o una macchina, che viene posta proprio a fini cauzionali per la banca. In caso di inadempimento la banca potrà vendere il bene e soddisfarsi in tal senso.
  • L’ipoteca: funziona nello stesso modo, tuttavia questo si esplica su un immobile.
    Nota bene che qualora la banca non raggiunga dalla vendita, la cifra del debito dovuto, non saremo tenuti a dare la differenza.
  • Contratto di fideiussione: un terzo pone a garanzia del debito il proprio reddito o patrimonio.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO: Offerta non relativa alle eventuali finanziarie e/o banche citate nell'articolo ma trattasi di affiliazione pubblicitaria

Le informazioni circa le offerte delle aziende sono simulazioni e sono per natura cangianti nel tempo e potrebbero essere passibili di errore, quindi visitate sempre il sito della banca/finanziaria/azienda per avere tutte le informazioni aggiornate

Articolo precedentePrestiti per giovani avvocati
Articolo successivoPrestiti regionali giovani
Avatar
Sono uno studente laureando in Giurisprudenza, la cui passione per la scrittura mi accompagna sin dal liceo. Sono dirigente di due associazioni, la prima studentesca, la seconda socio-culturale. Mi impegno quotidianamente per migliorarmi e sono aperto a nuove esperienze che mi permettano di crescere, sia professionalmente che come persona. Da tempo sto maturando un progetto personale di accantonamento delle proprie entrate a fini previdenziali, creando dei fondi di risparmio da reinvestire nel mercato azionario.