Prestiti giovani agricoltori: finanziamenti ai giovani per l’agricoltura

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Negli ultimi anni anni sia in Italia che nel resto d’Europa sono tante le soluzioni di credito volte a sostenere il settore dell’agricoltura. Un campo che sta riscuotendo nuovamente successo dopo un lungo periodo di stasi. In particolare vengono valorizzati soprattutto i progetti dei giovani imprenditori che puntano ad usare tecniche eco-sostenibili in difesa, dunque, dell’ambiente circostante. I prestiti dedicati al settore agricolo sono molto simili a quelli concessi per il mondo dell’industria. Le formule più gettonate sono quelle dei leasing per le attrezzature e dei mutui ipotecari.

A partire dallo scorso anno, inoltre, sono state introdotte una serie di agevolazioni per i giovani imprenditori agricoli. Uno dei principali benefici è dato dal calo della soglia di danno minima per i risarcimenti che è passata dal 30% al 20%. Molto importante anche l’esenzione dagli adempimenti fiscali per un giro di guadagni inferiore ai 7.000 euro. Per poter agevolare il settore agricolo sono stati predisposti anche degli aiuti per favorire l’acquisto dei terreni.

I mutui ipotecari

Il mutuo ipotecario è uno dei principali finanziamenti di cui si può beneficiare per acquistare un terreno agricolo. Di formule possibili ce ne sono due: i mutui ipotecari e i mutui non ipotecari. Si tratta di due soluzioni di credito che differiscono tra loro per le garanzie e per la durata del contratto di finanziamento.

Per poter accedere ad un mutuo agrario è necessario possedere un’azienda agricola o comunque operare nel campo dell’agriturismo e dell’agroindustria.

C’è naturalmente una differenza tra mutuo con ipoteca e quello senza. Nel primo caso il giovane può fare richiesta per acquisire uno o più terreni, riuscendo ad accedere ad un capitale anche molto alto, in quanto l’appezzamento di terrà verrà ipotecato.

L’ipoteca è una garanzia nel caso in cui il beneficiario del finanziamento non riesca a rimborsare le rate del prestito e si venga dunque a creare una situazione di insolvenza.

Il mutuo non ipotecario è sempre volto all’acquisizione di uno o più terreni ma l’importo massimo del finanziamento non potrà essere superiore ai 30mila euro. Inoltre il capitale dovrà essere restituito mediante un piano di ammortamento che non abbia una durata maggiore di cinque anni.

Con il mutuo ipotecario la somma destinata all’acquisto del terreno è inferiore così come la durata del piano di ammortamento. Tale finanziamento va restituito prima rispetto al mutuo con ipoteca.

Quale scegliere, allora, vi starete chiedendo nel caso foste dei giovani imprenditori desiderosi di acquistare un pezzo di terra? In realtà la risposta è soggettiva ed è soprattutto legata all’importo che vi serve per acquisire il terreno.

La differenza con i mutui non ipotecari

La scelta tra mutuo ipotecario e non ipotecario va presa in base all’importo che intendiamo ottenere. Nel caso di mutuo non ipotecario il giovane imprenditore può accedere ad una somma massima di 30.000 euro con un piano di ammortamento dalla durata non superiore ai cinque anni. Con il mutuo ipotecario, al contrario, la durata del piano di rimborso è maggiore di cinque anni.

Chi fa richiesta di un mutuo ipotecario necessita sicuramente di una somma di denaro maggiore di 30.000 euro e di un piano di rimborso superiore ai cinque anni.

La durata massima del piano di ammortamento di un mutuo ipotecario è di 30 anni.

Con il mutuo ipotecario viene sottoscritta un’ipoteca sul terreno su cui l’istituto di credito concede il finanziamento. Nel caso si registrasse una situazione di insolvenza e dunque di mancato pagamento delle rate da parte del destinatario del finanziamento, allora la banca o la società finanziaria potrebbero vendere il terreno e recuperare in questo modo il capitale concesso in prestito.

I mutui ipotecari, volti all’acquisizione di un terreno agricolo, sono caratterizzati da un costo molto conveniente. Gli interessi passivi sono di gran lunga inferiori se confrontati ad altre forme di finanziamento.

Per quanto riguarda, invece, il tasso di interesse è sempre uguale a quello che viene applicato ad altri mutui per l’acquisto, ad esempio, di immobili. Può essere sia fisso che variabile. Le rate dei mutui ipotecari e non ipotecari presentano una scadenza semestrale: in questo modo il giovane imprenditore può anche richiedere una liquidità aggiuntiva in caso di necessità.

Il capitale concesso per comprare un terreno può essere erogato in una sola soluzione o anche durante i lavori. Per richiedere un mutuo ipotecario o non ipotecario è necessario rivolgersi ad una banca o ad una società finanziaria ed esibire dei documenti che riguardino sia l’appezzamento di terra che la propria situazione di reddito. Parliamo, dunque, dell’atto di provenienza del terreno; del certificato che attesta la destinazione di terreno agricolo; del contratto di lavoro e del documento che certifichi la propria condizione di reddito.

In conclusione, dunque, si fa ricorso ad un mutuo agrario, sia ipotecario che non, per sostenere tutte le attività legate al settore dell’agricoltura e dell’allevamento. Una volta erogato il mutuo, il giovane imprenditore può comprare il terreno o darsi da fare per riqualificare la propria azienda agricola. Questa soluzione di credito risulta molto vantaggiosa in quanto consente di far fronte ad investimenti che potrebbero –  in sua assenza –  risultare molto esosi.

I finanziamenti agricoli

Molto gettonati negli ultimi anni sono anche i finanziamenti agricoli concessi dalla Banca della Nuova Terra, meglio nota come Bnt. Si tratta di soluzioni di credito convenienti soprattutto per il piano di rimborso. Sono prestiti finalizzati in quanto la somma può essere spesa soltanto per il settore dell’agricoltura e dunque per comprare terreni, apparecchiature e spazi legati alla produzione agricola. Il capitale concesso viene erogato sul conto corrente del giovane imprenditore sia per l’acquisizione di un terreno che per possibili progetti da realizzare all’interno della propria azienda agricola.

L’importo dei finanziamenti agricoli della Banca della Nuova Terra può essere restituito mediante un piano di rimborso personalizzato.

La somma naturalmente cambia a seconda del progetto e dell’intervento che bisognerà realizzare: c’è chi richiede questi prestiti per comprare un terreno, chi per valorizzare la capacità produttiva della propria impresa agricola. A poter fruire di tali finanziamento anche le aziende agroalimentari e le aziende agroindustriali.

Fondi Europei per l’agricoltura

Da qualche anno anche l’Unione Europea ha riservato dei fondi ai progetti imprenditoriali che abbiamo come sfondo il settore dell’agricoltura. Per accedere a tali finanziamenti bisogna soprattutto dimostrare di avere a cuore l’ambiente e di non usare dunque tutti quei sistemi che vanno a danneggiare la natura come gli antiparassitari chimici, le emissioni nocive, i metodi agricoli dannosi per l’ecosistema, le tecniche intensive.

I fondi europei destinati all’agricoltura e allo sviluppo rurale servono, dunque, ad incentivare lo sviluppo di tale settore. Parliamo più precisamente del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR). Così come illustrato dalla politica dello sviluppo rurale per il periodo 2014-2020 gli obiettivi da raggiungere sono:

  • promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali;
  • potenziare la redditività e la competitività di tutti i tipi di agricoltura e promuovere tecnologie innovative per le aziende agricole e una gestione sostenibile delle foreste
    favorire l’organizzazione della filiera alimentare, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo;
  • preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi relativi all’agricoltura e alle foreste
    incoraggiare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di CO2 e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale;
  • promuovere l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali.

I fondi agricoli per lo sviluppo rurale sono gestiti direttamente in Italia e vengono detti indiretti. Sul tavolo ci sono però anche fondi diretti che si trovano sotto la gestione dell’Unione Europea.

I bandi dedicati allo sviluppo agricolo e rurale sono tanti; ognuno dei quali con caratteristiche e requisiti da presentare ben differenti tra loro. In comune c’è sicuramente il fine principale, ossia il fatto che vengano adottati sistemi eco-sostenibili. L’aspetto fondamentale, dunque, per accedere al capitale è dimostrare di essere rispettosi nei confronti dell’ambiente circostante.

I fondi europei sono anche finalizzati a formare gli agricoltori affinché possano apprendere nuovi metodi e rinnovare le rispettive aziende agricole.

Tra i più gettonati ci sono i fondi europei agricoltura giovani che sono destinati ai ragazzi che hanno un’età inferiore ai 35 e ai 40 anni. Servono ad aiutare i più giovani ad avviare una propria impresa.

I fondi per l’agricoltura vengono erogati in modo diverso in base al fatto che siano diretti o indiretti. Nel primo caso parliamo di contributi finalizzati a finanziare determinati progetti e che sono gestiti dalle Direzioni generali della Commissione Europea o da Agenzie Nazionali. Sui siti di questi enti si possono trovare i rispetti bandi. I fondi europei indiretti si trovano invece sotto la gestione di enti nazionali e regionali e sono: finanziamenti agevolati, contributi a fondo perduto, sgravi fiscali, strumenti di garanzia del credito, sgravi contributivi e interventi nel capitale di rischio. Per leggere tali bandi basterà navigare sul sito della propria Regione.

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