Prestiti per giovani disoccupati senza garanzie

Indice dei contenuti

E’ evidente che nel 2024 i giovani stanno vivendo una serie di difficoltà dovute a questioni legate alle diverse crisi economiche che si sono susseguite negli ultimi decenni. Le quali hanno messo in seria difficoltà il paese intero e i problemi inevitabilmente si riversano sulle nuove generazioni.
Le crisi hanno comportato che diverse realtà imprenditoriali hanno deciso di emigrare all’estero e di conseguenza le possibilità di assunzione in Italia è drasticamente diminuita. Senza tenere in conto il dato demografico che preoccupa molti analisti, ossia ogni anno la popolazione italiana diminuisce di 200 mila unità, quindi i morti sono maggiori delle nuove nascite, il che è sicuramente dato dalla popolazione ormai maggiormente anziana. Il fatto che ne discende è la mancanza di ricambio generazionale, aggravata ulteriormente dal fatto che molti giovani laureati e scoraggiati, decidono di emigrare all’estero. Quest’ultimo pesa moltissimo sul PIL italiano.

Tuttavia i giovani sono costantemente spinti da una fame di emancipazione da diversi contesti sociali e familiari che molto spesso vestono stretto. E’ per questo che spesso gli stessi giovani sono disposti a voler intraprendere delle direzioni più difficili, alcune volte rischiose ed azzardate. Tuttavia gli istituti di credito, le banche e le finanziarie non sono disposte a correre rischi, affidandosi ad un giovane disoccupato, senza garanzie da porre all’interno del prestito. I giovani avranno sicuramente notate la difficoltà nel richiedere un prestito a questa età. E’ paradossale se si pensa che questi vengono richiesti principalmente per poter trovare un lavoro, avviare un’attività imprenditoriale, gli stessi che vengono richiesti per poterlo ottenere.

Una guida ad hoc per i giovani disoccupati

E’ per questo motivo che abbiamo voluto creare una guida per i giovani disoccupati, una guida molto dettagliata con il quale andremo ad affrontare diverse tematiche molto importanti e sicuramente interessanti se ti sei ritrovato in questo angolo di internet.

Andremo ad offrire informazioni molto importanti su prestiti messi a disposizione per i giovani da enti pubblici e privati ma non solo. Offriremo diversi strumenti di garanzia che possono essere usati in un prestito. Quest’ultimi permettono di oltrepassare gli ostacoli che vengono generalmente posti ad un giovane disoccupato.

E’ un tema molto delicato ed è per questo che ci teniamo ad invitare i nostri lettori a prestare molta attenzione per questa lettura di circa 7 minuti. All’occorrenza per aumentare la propria soglia dell’attenzione, si può optare per un foglio e una penna con cui prendere appunti. Quest’ultimo può anche risultare utile per poter immagazzinare le informazioni e riutilizzarle per ricerche future.

Le opzioni disponibili per i giovani disoccupati

In questo paragrafo cercheremo di porre un infarinatura generale degli argomenti che andremo a trattare, questo vi permetterà di sapere già da prima gli argomenti specifici e all’occorrenza saltare quelli che vi risultano meno interessanti.

Le diverse opzioni a cui un giovane disoccupato può ambire sono le seguenti:

  • Prestito d’onore per gli studenti o chi decide di investire sulla propria formazione. Questo è un investimento sicuro e molto redditizio se indirizzato verso le giuste aree di specializzazione, andremo a vedere nel dettaglio come si richiede e in cosa consiste.
  • Faremo lo stesso anche con i prestiti a fondo perduto che vengono messi a disposizione da enti pubblici, quali dello Stato, della Regione e molto spesso anche dell’Unione Europea. Questi sono un po’ più difficili da ottenere ma perfetti laddove si dovesse avere un’idea imprenditoriale davvero innovativa.
  • Infine andremo ad offrire una serie spunti su strumenti di garanzia che possono essere posti all’interno di un prestito ordinario richiesto alla banca. Questi ovviamente rappresentano delle ipotesi che possono essere utilizzate solo laddove siano nella reale disponibilità economica di chi richiede il prestito, ma non solo.

Prestito per gli studenti e per la formazione

I giovani disoccupati che decidono di investire con un prestito d’onore stanno sicuramente facendo un investimento molto importante, in primis perché questo è molto redditizio e in secondo luogo perché tramite la formazione personale si può avviare un percorso di crescita interiore e di maturazione che spesso possono portare anche all’apertura di altre opportunità da sfruttare. Lo stesso mondo accademico ti permette di entrare a conoscenza con molte persone e professionisti.

Questo prestito è molto facile da ottenere proprio per la semplicità dei requisiti che vengono richiesti:

  • L’età deve essere compresa tra i 18 e i 30 anni circa
  • Si deve avere un diploma di maturità, alcune volte viene anche richiesto un certo voto, a testimonianza dell’affidabilità dello studente nel perseguimento degli studi.
  • Infine si deve dimostrare l’effettiva iscrizione ad un corso di laurea.

Questo prestito viene erogato dalle banche convenzionate con l’università a cui ci si iscrive, generalmente la si trova nel sito ufficiale e istituzionale dell’ateneo, è finalizzato alla copertura delle spese d’iscrizione e delle tasse. Alcuni di questi prestiti vanno anche a coprire ulteriori spese, come quelle relative ai costi della vita studentesca, basti pensare all’affitto o ai beni di prima necessità, laddove si dovesse essere uno studente fuori sede.

I costi d’iscrizione e delle tasse le si possono rinvenire facilmente nel sito ufficiale nella sezione “Regolamento Tasse e Contributi.

Il vantaggio di questo prestito d’onore risiede nella possibilità di poterlo restituire in un momento successivo, coincidente con il momento in cui si riesca a trovare un lavoro, successivamente al conseguimento del titolo di studio. Nota bene anche che si può decidere come erogare la restituzione: in un’unica rata o più rate mensili.

Vi è anche da precisare che le Regioni d’Italia quasi sempre, ogni anno, aprono dei nuovi bandi di gara con il quale poter ottenere una borsa di studio con il medesime fine del prestito d’onore. Inoltre le singole università pubbliche pongono delle cosiddette No Tax Aree, ossia delle aree all’interno del quale vi si risulta laddove si avesse un Isee familiare al di sotto di una determinata soglia, il quale permette di non pagare i contributi universitari.

Prestiti a fondo perduto per startup e giovani imprenditori

Questo tipo di prestito risulta sicuramente maggiormente complicato rispetto al primo, il fattore principale è dovuto dal fatto che questo per poterlo ottenere, vi si deve partecipare ad un bando di gara, il quale richiede una serie di requisiti e procedure molto dettegliate.
Tuttavia laddove si avesse un’idea imprenditoriale valida e innovati, si può arrivare ad ottenere un finanziamento anche fino a 500 mila euro. Il vantaggio poi di essere erogati da un ente pubblico permette di godere di un fondo perduto parziale, quindi non andrà restituita l’intera somma, oltre al fatto che questa non gode di un costo del debito, ossia senza tassi d’interesse.

I requisiti generalmente si esplicano nel seguente modo:

  • Essere giovani: avere un’età compresa tra i 18 e 30 anni circa
  • Essere disoccupati
  • Laddove si avesse una partita Iva, questa deve essere inattiva e non aperta oltre 6 mesi prima dalla richiesta.
  • Infine non si deve essere soci di un’altra società

Le procedure sono sicuramente semplificata dal fatto che sono online, quindi non richiedono di doversi recare allo sportello, tuttavia sono complicate da una serie di fattori: in primis la redazione del progetto imprenditoriale, del business plan e del piano d’impresa. Questi sicuramente sono difficili ed è anche per questo che consigliamo sempre di affidarsi ad un professionista specializzato, in modo tale che si evita di omettere tutte le formalità richieste dal bando di gara, i quali potrebbero determinare l’esclusione dal prestito.

Strumenti di garanzia in un prestito bancario

I giovani disoccupati avranno sicuramente provato sulla propria pelle quanto sia difficile ottenere un prestito bancario quando si è senza un lavoro e una busta paga da porre a garanzia della restituzione della somma di denaro e anche laddove la banca fosse disponibile, i tassi d’interesse sono svantaggiosi. Infatti porre delle garanzie all’interno di un prestito, significa anche diminuire il costo del debito.

Gli strumenti maggiormente usati, oltre al proprio reddito o busta paga, sono i seguenti:

  • Il pegno: ossia a garanzia del debito viene posto un bene mobile, il quale possono essere dei gioielli posti in deposito cauzionale oppure un automobile. Questi beni mobili, laddove si risultasse inadempienti, passerebbero nella disponibilità della banca, i quali li vende all’asta e qualunque sia il prezzo di vendita, essa ne risulta soddisfatta e non sarà tenuta a chiedere la differenza.
  • Lo stesso vale per l’ipoteca: tuttavia questo è per i beni immobili, quali ad esempio case, terreni agricoli e box auto.
  • Infine vi è il contratto di fideiussione con il quale si determina che a garanzia del debito vi è un terzo con il proprio reddito e patrimonio, il quale sarà tenuto a coprire il debito laddove il debitore principale risultasse inadempiente.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO: Offerta non relativa alle eventuali finanziarie e/o banche citate nell'articolo ma trattasi di affiliazione pubblicitaria

Le informazioni circa le offerte delle aziende sono simulazioni e sono per natura cangianti nel tempo e potrebbero essere passibili di errore, quindi visitate sempre il sito della banca/finanziaria/azienda per avere tutte le informazioni aggiornate

Articolo precedentePrestiti per giovani avvocati
Articolo successivoPrestiti regionali giovani
Avatar
Sono uno studente laureando in Giurisprudenza, la cui passione per la scrittura mi accompagna sin dal liceo. Sono dirigente di due associazioni, la prima studentesca, la seconda socio-culturale. Mi impegno quotidianamente per migliorarmi e sono aperto a nuove esperienze che mi permettano di crescere, sia professionalmente che come persona. Da tempo sto maturando un progetto personale di accantonamento delle proprie entrate a fini previdenziali, creando dei fondi di risparmio da reinvestire nel mercato azionario.