Prestiti per giovani con partita iva e ditta individuale

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Per i giovani non è semplice ottenere un prestito.

Per di più se si tratta di lavoratori con partita iva e ditte individuali, dunque, senza una busta paga o un contratto di lavoro.

Effettivamente oggi risulta difficile per ciascuno tenuto conto della crisi economica imperante dal 2008 e rinvigorita dalla chiusura recente resa obbligatoria dalla necessità di contenere la diffusione del nuovo Covid- 19.

Il tasso di disoccupazione, già alto, ha raggiunto livelli ancora maggiori.

E si prevede un’impennata nei prossimi mesi.

Il lavoro scarseggia per tutti e la necessità di ottenere liquidità aumenta.

I più penalizzati sono i titolari di partita iva e le ditte individuali che possono contare esclusivamente sul lavoro effettivamente svolto.

Se l’economia ristagna sono i primi a subirne le conseguenze.

Ne consegue il bisogno impellente di prestiti soprattutto se giovani all’inizio dell’attività.

I giovani titolari di partita iva e di ditte individuali possono ottenere prestiti?

Certo.

Risulta operazione ardua, ma è possibile ottenere prestiti.

Innanzi tutto possono aiutarsi sviluppano un buon piano di azione, un programma dell’attività anche in vista di introiti futuri annotando tutte le idee necessarie per un incremento dei guadagni.

Poi possono affiancare alla loro richiesta delle garanzie oppure le cambiali.

Non possono ricorrere al meccanismo della cessione del quinto possibile solo per lavoratori dipendenti e pensionati.

Questo, infatti, si basa sulla trattenuta diretta del 20%, ovvero un quinto, dello stipendio o della pensione.

Quali sono le migliori offerte per prestiti ai giovani con partita iva e ditta individuale?

Le migliori offerte per prestiti ai giovani con partita iva e ditte individuali sono quelle che accettano garanzie, sia personali che reali e cambiali.

Inoltre devono offrire tassi agevolati, ridotti o pari a zero nonchè spese di commissione ribassate o nulle.

In tal modo si consente di restituire soltanto il capitale senza grandi maggiorazioni.

Cosa sono le cambiali?

Le cambiali rientrano tra i titoli di credito.

Esse contengono l‘ordine di pagare una determinata somma e il nome di chi deve effettuare l’esborso (trattario) e del beneficiario del pagamento.

Il meccanismo, così come congegnato, permette di posticipare il pagamento in caso di mancanza immediata di liquidità.

Requisiti indispensabili sono: la denominazione, l’indicazione del pagatore, la data, la sottoscrizione, il pagamento delle imposte fiscali e l’ordine di pagamento.

Risulta difficile compilare una cambiale?

Assolutamente no.

La compilazione avviene su moduli predisposti prestampati e appositamente pronti all’uso.

Posso aggiungere una garanzia alla cambiale?

Assolutamente sì.

La cambiale può essere dotata di una garanzia.

Ciò può avvenire anche in maniera molto semplice.

Basta aggiungere la firma di un terzo soggetto che si obbliga a onorare il debito in caso di insolvenza del primo onerato.

Quali sono gli svantaggi della cambiale?

La cambiale costituisce titolo esecutivo, pertanto, è fonte del procedimento espropriativo in maniera semplificata.

Il creditore, infatti, non è obbligato a domandare la costituzione del titolo per agire in espropriazione.

Di conseguenza, il debitore ha minor tempo per adempiere alle obbligazioni assunte e per onorare i suoi debiti.

Si consiglia, pertanto, di verificare le proprie possibilità economiche e patrimoniali onde evitare il verificarsi di conseguenze nefaste.

Quali sono i vantaggi delle cambiali?

L’aspetto positivo sussiste nella facilità con cui le cambiali sono diffuse.

Esse, infatti, esulano dal profilo finanziario e economico del richiedente. Alcuna valutazione è posta in essere sotto tale profilo.

Ci sono possibilità alternative alle cambiali?

Certo.

Esistono possibilità alternative alle cambiali per prestiti ai giovani titolari di partita iva e ditta individuale.

Tra le tante si possono affiancare al credito garanzie personali o reali.

Quale è la garanzia personale maggiormente utilizzata?

La tipologia di garanzia personale più diffusa è la fideiussione.

Avviene una duplicazione patrimoniale creandosi un’obbligazione solidale tra garante- garantito. Il creditore, in tal modo, ha due patrimoni per la soddisfazione del proprio credito.

Sempre più diffuso anche il contratto autonomo di garanzia e la controgaranzia internazionale.

Con quest’ultima il debitore si rivolge ad un soggetto con sede nel proprio Paese per garantire il suo adempimento. Il garante si rivolge ad un altro dello stesso Paese del creditore per l’emissione della garanzia.

Chi è il garante?

La veste di garante può essere assunta da chiunque: un amico, un parente, un genitore o un conoscente, il convivente.

Come funziona la fideiussione?

La conoscenza del debitore principale non è necessaria per la legittimità della fideiussione.

Essa può essere prestata anche per obbligazioni future o sottoposte a condizione stabilendo in un tempo antecedente l’importo massimo.

Inoltre, il requisito dell’accessorietà impedisce fideiussioni di importo superiore al credito principale né possono essere previste condizioni più gravose.

Ipotesi di fideiussioni con pattuizioni più agevolate sono possibili, pertanto, possono concordarsi garanzie soltanto per una parte del debito e con clausole più vantaggiose.

Ci sono altre garanzie personali?

Certo.

Il nostro ordinamento conosce altre forme di garanzie personali

Non si rinviene, infatti, la presenza di alcuna norma ostativa basti pensare al contratto autonomo di garanzia e le lettere di patronage.

Cosa si intende per contratto autonomo di garanzia?

Il contratto autonomo di garanzia serve per soddisfare il creditore a semplice richiesta e senza eccezioni venendo meno il vincolo di accessorietà con l’obbligazione principale proprio della fideiussione.

Come si modifica la fideiussione?

La fideiussione si tramuta in contratto autonomo di garanzia inserendo la clausola “a prima richiesta e senza eccezioni” salvo che dalle pattuizioni risulta diversa volontà delle parti fissata nel contratto.

Cosa sono le lettere di patronage?

Le lettere di patronage sono garanzie personali atipiche

Si sviluppano e nascono nel sistema anglo- americano USA e si diffondono in Italia solo negli anni Settanta.

Tramite esse un soggetto,  legato da particolari rapporti con il debitore, rende dichiarazioni circa essi e sullo stato del debitore.

Quali sono le tipologie?

Si distingue tra lettere di patronage forti o deboli.

Attraverso le prime il patrocinante assume su di sè veri e propri obblighi.

Le seconde hanno solo funzione informativa.

Quali sono le garanzie reali?

Le garanzie reali sono privilegio, pegno e ipoteca.

Il privilegio riguarda la particolare causa del credito.

Può essere speciale, su determinati beni o generale gravante su tutti i beni mobili.

L’ipoteca è necessaria per far sorgere il diritto di espropriazione.

Con il pegno si costituisce con la consegna del bene creditore. Il mancato utilizzo di questo può comportare risvolti negativi per lo svolgimento di attività imprenditoriali dovuti al mancato uso della cosa. Si è diffusa, pertanto, una nuova tipologia di pegno cosiddetto mobiliare non possessorio per cui il bene  rimane presso il debitore che può continuare a servirsene.

Cosa si intende per polizza fideiussoria?

La polizza fideiussoria comprende diverse tipologie di garanzie, diverse tra loro, i cui estremi sono rappresentati dalla fideiussione e dall’assicurazione del credito.

Essa è utilizzata dagli istituti di credito o dalle imprese di assicurazione con impegno a corrispondere al beneficiario la somma dovuta dallo stipulante della polizza stessa.

Se il debitore principale non paga il garante è obbligato a versare un’indennità.

Quale è il funzionamento della polizza fideiussoria?

Il debitore stipula la polizza con l’istituto di credito o la società di assicurazione e se il debitore non onora il proprio debito questi sono obbligati ad erogare la somma indennitaria.

Quale è la caratteristica principale?

La caratteristica principale della polizza assicurativa risiede nella mancata corrispondenza tra la somma erogata dal garante e l’importo dovuto dal debitore.

La funzione della polizza fideiussoria, infatti, è di semplice garanzia.

Come è strutturata la polizza fideiussoria?

La polizza fideiussoria è strutturata come un contratto a favore del terzo e funzionalmente caratterizzata dall’impegno di pagare un determinato importo al terzo beneficiario onde garantirlo in caso di inadempimento del contraente.

Il terzo diviene parte del contratto?

No.

Il terzo non è parte nè sostanziale nè formale del rapporto e si limita a ricevere gli effetti di una convenzione già costituita e operante. La dichiarazione di volerne profittare è semplice condizione legale e tramuta il pagamento in irrevocabile.

Come si distingue la polizza fideiussoria dalla cauzione?

La polizza fideiussoria si distingue dalla cauzione in quanto in tale ultimo caso la prestazione è assunta da un terzo e manca il versamento anticipato del denaro.

Si evitano, in tal modo, inutili immobilizzazioni di ricchezza.

La polizza fideiussoria è differente dalla fideiussione?

Si.

La polizza fideiussoria è differente anche dalla fideiussione.

Nella fideiussione, infatti, il creditore può soddisfare il suo credito sui beni oggetto della garanzia.

Nella polizza ad essere versata è una semplice indennità che non corrisponde all’importo preciso del credito principale.

La polizza fideiussoria, pertanto, non ripete i caratteri della fideiussione, ma è garanzia atipica.

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