Prestiti d’onore giovani

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Quelli a cui ci si riferisce in genere come prestiti d’onore giovani sono delle speciali forme di incentivi per l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità, previsti dalla legge già a partire dal 1996 e poi formalizzati con Dlgs n.185/2000, che hanno come obiettivo quello di stimolare la crescita economica, aiutando giovani studenti, imprenditori o startupper a ottenere la liquidità di cui hanno bisogno per dare il via alla propria carriera o alla propria attività di business. Non di rado accade, infatti, che questi abbiano poche garanzie per accedere a prestiti e finanziamenti tradizionali e, più in generale, tassi e misure agevolati di un prestito ad honorem si adattano meglio e con più flessibilità alle esigenze specifiche di chi ancora si affaccia al mondo del lavoro.

Nonostante ogni istituto bancario o di previdenza e ogni bando prevedano delle condizioni specifiche per i prestiti d’onore giovani, ci sono infatti alcune caratteristiche che accomunano i finanziamenti di questo tipo. I tassi agevolati, innanzitutto, variabili nelle loro componenti ma che, in qualche caso, si traducono persino in tassi zero. L’arco di tempo a partire dal quale va ripagato il prestito, in genere più lungo rispetto ai prestiti tradizionali. E, non meno importante, il fatto che una buona percentuale del prestito ottenuto sia a fondo perduto.

Prima di provare a chiedere un prestito d’onore, insomma, può risultare utile informarsi a dovere e valutare con attenzione le diverse formule previste da chi li eroga. Oltre che, va da sé, considerare i requisiti di base da soddisfare per poter sfruttare una misura di questo tipo.

Chi può richiedere dei prestiti d’onore giovani e quando

In generale infatti, e proprio perché pensati per favorire la crescita economica del Paese, soprattutto in aree critiche, i prestiti ad honorem Invitalia — dal nome dell’agenzia nazionale che se ne occupa — sono rivolti soprattutto e salvo casi specifici a disoccupati, over 35, donne che risiedano in Regioni come l’Abruzzo, il Molise, la Campania, la Basilicata, la Calabria e le Isole (Sardegna e Sicilia).

Per chiarezza, insomma, può essere utile fare una distinzione tra le varie tipologie di prestiti d’onore giovani e su come ottenerli. Le aree coperte da questo tipo di finanziamento, innanzitutto, riguardano

  • la formazione universitaria,
  • il lavoro autonomo,
  • la microimpresa
  • e il franchising.

Il prestito ad honorem per gli studenti

Nel caso del prestito ad onore per gli studenti universitari, la misura è volta — com’è semplice capire — a favorire l’istruzione universitaria o il completamento di percorsi formativi extra-universitari che prevedano la frequenza di master, scuole di specializzazione, dottorati e post-doc, in Italia o all’estero a seconda della formula. La somma erogata dovrebbe servire allo studente per coprire non solo il pagamento di rette e tasse universitarie ma per sostenere anche altre spese (materiale di studio, vitto e alloggio) legate al percorso formativo. La durata dei prestiti d’onore giovani di questo tipo è variabile ma di rado superiore ai tre anni e la somma è in genere erogata in diverse tranche.

C’è inoltre un criterio di merito in base al quale viene attribuito prima, ed eventualmente riconfermato poi, il prestito allo studente: è possibile, così, che tra le varie attestazioni ne sia richiesta una che riguardi esami sostenuti e CFU già ottenuti dall’iscritto. Va da sé che, a monte, viene valutata anche la situazione economica dello studente e, se è il caso, della famiglia di provenienza. L’aspetto più interessante dei prestiti d’onore giovani studenti è, comunque, che prevedono una componente — in genere non inferiore al 10% — a fondo perduto, che non va restituita, e un periodo di garanzia — non superiore a tre anni — entro cui la restituzione del prestito è congelata proprio per dar modo allo studente di trovare un impiego che gli permetta di farlo.

Quando si sta cercando di ottenere un prestito ad honorem per studenti l’idea migliore è informarsi presso gli appositi uffici della propria Università. Non di rado, infatti, queste chiudono convenzioni con banche e istituti di credito che rendono più facile ai propri iscritti accedere ad agevolazioni di questo tipo.

Come funzionano i prestiti d’onore per i lavoratori autonomi

Diversi sono, invece, nelle finalità e nelle forme i prestiti d’onore giovani per il lavoro autonomo. Come è implicito nella loro denominazione, sono misure e agevolazioni destinate a chi voglia mettersi in proprio o lavorare in maniera autonoma e risieda in una delle Regioni per cui sono disponibili questo tipo di misure. Tra le altre cose richiedono che

  • la ditta individuale sia operativa nel settore produttivo o in quello dei servizi, ma non in quello agricolo;
  • il capitale ottenuto sia utilizzato per spese che riguardino attrezzature, impianti, macchinari, beni materiali e immateriali, ristrutturazione degli immobili, pagamento delle utente;
  • il lavoratore sia disoccupato, al momento della richiesta, da almeno sei mesi;
  • l’investimento non sia superiore a una cifra di 25.823 euro.

Una volta ottenuto, il prestito va restituito a un tasso agevolato entro cinque anni, a esclusione della sola parte a fondo perduto.

Come si accennava, comunque, anche un giovane che voglia fare microimpresa può accedere a degli speciali prestiti d’onore previsti da banche e altri soggetti finanziari. Queste formule sono destinate a chi abbia intenzione di creare una società e prevedono:

  • un massimo finanziabile di 129.114 euro,
  • di cui in genere un 10% a fondo perduto per il primo anno di attività
  • e il resto restituibile a tasso agevolato, in genere entro l’ottavo anno dal momento della concessione,
  • da utilizzare per spese d’investimento, come quelle destinate all’acquisto di macchinari o alla manutenzione degli immobili, e per spese di gestione.

Può essere utile sapere, in questo senso, che nel caso l’impresa da fondare sia un’impresa o una startup innovativa le misure e le agevolazioni previste sono specifiche e la cifra finanziabile risulta decisamente più alta, anche se erogata con formule diverse.

Che tipo di aziende possono chiedere, però, i prestiti d’onore giovani e in che modo? Per rispondere serve tenere in considerazione tanti fattori. Il settore d’attività dell’impresa, innanzitutto, che deve essere legato a industria, servizi, commercio, artigianato, trasformazione di prodotti agricoli e turismo. Anche la composizione della società conta: bisogna dimostrare, infatti, che almeno la metà dei soci sia maggiorenne, detenga almeno la metà delle quote aziendali e non risulti altrimenti occupata al momento della richiesta di finanziamento. A queste condizioni, un prestito ad honorem può essere richiesto, oltre che dalla persona fisica, dalla persona giuridica e da società non costituite da oltre 12 mesi.

I prestiti d’onore giovani per il franchising

L’ultima tipologia di prestito d’onore per giovani è quella che riguarda l’apertura di un’attività commerciale in franchising. Anche in questo caso permangono le caratteristiche tipiche di questo genere di prestiti come i tassi agevolati e la componente a fondo perduto. La differenza sta nel fatto che non c’è una cifra massima erogabile ma questa varia a seconda delle attività che vanno finanziate e da un progetto che viene, in genere, concordato con il franchisor. Questa forma di prestito può essere richiesta, infine, tanto da singole persone fisiche quanto da società di persone o capitali ed è riconducibile, in genere, a iniziative Regionali o Comunitarie.

Come accedere ai prestiti d’onore giovani: la guida

Cosa serve fare, insomma, operativamente per ottenere dei prestiti d’onore giovani? Il primo passo è cercare un ente erogante: va da sé che banche e altri istituti di credito hanno formule diverse, più o meno vantaggiose se si tiene in considerazione le condizioni (tassi, periodo di garanzia, eccetera) applicate e che la scelta non può che essere personale e rapportata alle proprie reali esigenze. In secondo luogo bisogna accertarsi di soddisfare tutte le caratteristiche e i requisiti per poter accedere a dei prestiti di questo tipo: non solo, infatti, la disponibilità è limitata ma, soprattutto nel caso dei prestiti d’onore agli studenti per esempio, può esserci un bando specifico a cui partecipare.

In qualche caso, come per i prestiti per la microimpresa o il franchising, può essere indispensabile compilare e presentare un business plan accurato che descriva come e perché verrà utilizzata la cifra in questione: proprio per questo, e in considerazione ancora della disponibilità limitata, potrebbe tornare utile chiedere l’aiuto di professionisti e consulenti, anche esterni. L’ultimo passo prima di poter sfruttare i finanziamenti è concludere un accordo, formale, con chi eroga il prestito e che fa chiarezza su modalità e termini.

Qualche considerazione andrebbe fatta, infine, sui reali vantaggi che derivano dallo sfruttare una misura di questo tipo. Se alcuni aspetti la rendono di certo più vantaggiosa rispetto ad altre alternative, infatti, andrebbe considerato che i prestiti d’onore giovani prevedono vincoli più stretti, per esempio, per quanto riguarda il come utilizzare i finanziamenti ottenuti o le stesse attività che vi hanno accesso.

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