Prestiti giovani a tasso zero: migliori offerte del 2024

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Per i giovani non è un bel momento.

Il mercato del lavoro è fermo.

Il tasso di disoccupazione sale quotidianamente.

Trovare un lavo, firmare un contratto a tempo indeterminato sono pure utopie.

Sale, in tal modo, la necessità di chiedere dei prestiti per avere la liquidità necessaria per avviare la propria attività professionale, per terminare gli studi, per mettere su la propria famiglia.

Ottenerli non è sempre facile tenuto conto della situazione lavorativa precaria e dell’assenza di idonee garanzie da affiancare alla richiesta di credito.

Le finanziarie, d’altro canto, cercano i aiutare i giovani attraverso molte agevolazioni.

Le spese di commissione non sono quasi mai presenti, i tassi sono agevolati o pari a zero, si concorda una certa flessibilità nelle condizioni.

Quali sono i prestiti migliori per i giovani a tasso zero?

I prestiti per i giovani a tasso zero di solito riguardano somme esigue e sono senza vincolo di destinazione.

Rappresentano una grande agevolazione riducendo in maniera consistente la somma da restituire costituita solamente dal capitale.

Cosa sono gli interessi?

Gli interessi sono costituiti da una somma di denaro da versare insieme al capitale.

Vanno ad integrare un’obbligazione pecuniaria proprio in quanto hanno ad oggetto soldi.

Quali sono le caratteristiche degli interessi?

Gli interessi non hanno carattere autonomi in quanto sorgono con la richiesta del prestito.

Solo quando maturano, nel momento in cui devono essere versati vivono di vita propria.

Essi, inoltre, sono omogenei rispetto all’obbligazione di prestito aventi entrambi ad oggetto una somma di denaro.

Ancora si tratta di prestazioni che maturano a scadenze periodiche e sono proporzionali, commisurati ad una percentuale dell’obbligazione principale.

Come è possibile erogare prestiti a tasso zero?

Il tasso zero previsto soprattutto per prestiti ai giovani, quale modalità di agevolazione, è possibile stabilendo un Tasso annuale nominale uguale a zero.

Il Tasso Annuale effettivo globale può non ragguagliare lo zero a causa dell’esistenza di ulteriori costi esistenti per il finanziamento.

Perchè stabilire un tasso pari allo zero?

I finanziatori stabiliscono un tasso pari allo zero per invogliare la richiesta di prestiti.

Ecco perchè la maggior parte delle volte sono prestiti rivolti alle categorie maggiormente in difficoltà quali, per l’appunto, i più giovani che spesso si trovano in situazioni lavorative ed economiche precarie.

Quante tipologie di interessi esistono?

In base alla fonte si distingue tra interesse usuale, legale e convenzionale.

Se le parti nulla hanno stabilito sulla misura degli interessi essi sono dovuti secondo il parametro stabilito dalla legge.

Se le parti hanno statuito un tasso superiore a quello legale anche i corrispettivi e i moratori devono essere versati in tal guisa.

Adoperando una differenziazione per tipologia abbiamo gli interessi moratori, corrispettivi e compensativi.

Quali sono gli interessi moratori?

Gli interessi moratori presuppongono la mora ovvero il ritardo nell’inadempimento imputabile al debitore e la costituzione formale in mora.

Vi sono ipotesi, espressamente previste dalla legge, in cui la messa in mora non è necessaria.

Essi sono: i fatti illeciti, se l’onerato espressamente e per iscritto dichiara di non voler più adempiere, se è scaduto il termine e l’obbligazione va esaudita presso il creditore.

Quale è la funzione degli interessi corrispettivi?

Gli interessi corrispettivi sono previsti solo per crediti liquidi, con ammontare certo o accertabile mediante operazioni di conteggi ed esigibili senza ostacoli alla richiesta.

Obbligato a provvedere alla liquidazione è il debitore con la conseguenza che, in caso di ritardo, si può configurare la mora.

Gli interessi corrispettivi si fondano sulla naturale fecondità del denaro e non sul ritardo come quelli moratori.

Essi tendono a compensare il creditore per le somme che gli sono dovute.

Il momento di decorrenza coincide con quello degli interessi moratori.

Se il luogo di adempimento dell’obbligazione è diverso da quello del domicilio del creditore, gli interessi corrispettivi decorrono subito mentre quelli moratori solo dopo la costituzione in mora.

In sede risarcitoria non viene in considerazione il maggior danno per gli interessi corrispettivi.

A cosa servono gli interessi compensativi?

Gli interessi compensativi non postulano la mora e il credito può anche non essere esigibile.

Il fondamento logico- giuridico va rinvenuto nell’equilibrio economico tra le parti in un contratto di scambio.

Se, infatti, sono previsti altri strumenti perequativi non vengono applicati.

Oltre al tasso di interesse ci sono altri costi da sostenere per una richiesta di prestito?

Si.

Purtroppo il tasso di interesse non è l’unica spesa che grava su chi chiede un prestito.

Ad esso bisogna aggiungere anche le spese di commissione.

Queste, solitamente, non sono presenti nei prestiti per i giovani che richiedono sonno esigue o se ci sono esse sono fissate in misura ridotta.

Quale è la migliore offerta di prestito per i giovani a tasso zero?

La miglior offerta per i giovani a tasso zero è quella che non presenta neanche le spese di commissione.

In tal modo si abbatte la somma finale da restituire con conseguente agevolazione per il richiedente.

In aggiunta al tasso zero è possibile prevedere altre agevolazioni per prestiti ai giovani?

Sicuramente sì.

Il tasso zero non rappresenta l’unica soluzione per invogliare i giovani alla richiesta di finanziamenti e senza essere schiacciati dall’importo da restituite.

Ad esempio anche un tasso agevolato o ridotto potrebbe rappresentare una soluzione interessante per un prestito non eccessivamente gravoso.

Come già detto l’assenza di spese di commissione costituisce un parametro importante come anche la mancanza di necessità di affiancare idonee garanzie.

Da non sottovalutare neanche il regime di modificabilità delle condizioni.

E se sono richieste delle garanzie?

Le garanzie di solito sono richieste accanto a crediti erogati a “cattivi pagatori” ossia coloro che, in passato, non hanno onorato le proprie obbligazioni.

Possono affiancare anche prestiti ai più giovani proprio in quanto soggetti economicamente e professionalmente più deboli.

Esse possono essere personali o reali.

Tra le prime rientra la fideiussione con la quale si crea una duplicazione patrimoniale.

Il credito diviene di facile soluzione in quando due sono i patrimoni da escutere a disposizione.

Essa, inoltre, ai fini della validità, non necessita della conoscenza del debitore principale essendo accessoria all’obbligazione da costui contratta quindi non più onerosa.

Ancora vi è il pegno che si costituisce con la consegna del bene al creditore e contestuale spossessamento del debitore.

Tale circostanza va a penalizzare lo svolgimento di attività imprenditoriali.

Per tale motivo è stato disciplinato il pegno mobiliare non possessorio che non richiede la consegna materiale del bene.

Ancora vi è l’ipoteca su immobili.

I giovani hanno alternative rispetto al ricorso al mercato del credito?

Certamente sì.

La richiesta di prestiti non rappresenta l’unica strada per ottenere liquidità.

Molte le istituzioni che predispongono bandi finalizzati all’erogazione di fondi per l’attuazione di progetto o lo start- up d’impresa.

Si pensi, ad esempio, ai bandi europei o di alcune regioni oppure, ancora, nazionali.

Quasi tutti si risolvono in contributi a fondo perduto pensati e modellati proprio in base alle esigenze di giovani e giovanissimi.

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