Prestiti giovanili statali: finanziamenti previsti dal governo e stato italiano 2024

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Quando si è giovani spesso ci si vuole mettere in gioco, aprirsi a nuove possibilità ed esperienze per poter ambire ai propri sogni e obiettivi lavorativi. Molto spesso si sente parlare di giovani che decidono di avviare una nuova attività con cui porre in atto le proprie idee innovative e tanto altro. Uno stato che investe in quest’ultime sta investendo nell’innovazione ed è proprio da quest’ultima che nascono realtà imprenditoriali grandi e globali. Basti vedere realtà come Amazon o Facebook che sono nate dall’idea e dall’intuizione di una persona e chiaramente lo stato che incentiva queste realtà, ne avrà poi un ritorno, in termini di tasse, occupazione lavorativa e quindi l’economia del paese cresce.

L’Italia sicuramente non è il paese per eccellenza delle startup, essendovi tanti altri paesi europei ed extraeuropei che offrono degli incentivi maggiori e garanzie di ogni genere. Tuttavia l’Italia non è un paese totalmente retrograde e numerose startup e realtà imprenditoriali sono nate tra i giovani. Linkedin ha posto un elenco delle migliori startup in Italia, consultabili da questa sezione del social network: “Top Startups Italia 2024

Richiedere un prestito quando si è giovani

I giovani che stanno leggendo questa guida, avranno avuto modo di sapere quanto sia difficile ottenere un prestito bancario, questo perché l’esigenza stessa di richiedere un prestito viene data dal voler trovare un impiego lavorativo o dall’iniziativa imprenditoriale. Sembrerà paradossale ma il prestito bancario, a garanzia del debito, richiede proprio un reddito, una busta paga, quindi sembra quasi impossibile poter accedere ad un prestito di questi tipo, quando si è giovani. Tuttavia come si diceva all’inizio lo Stato ha la necessità di dover investire nelle giovani realtà imprenditoriali, questo perché significa investire sul futuro e restare al passo con il mondo che si evolve e cambia, uno stato che non investe nel futuro, è un paese ancorato al passato e rischia di rimanerne travolto.

Infatti in Italia non mancano gli incentivi, bandi di gara e bonus volti a offrire finanziamenti alle nuove realtà imprenditoriali portate avanti dai giovani, come le startup e non solo.
In questa guida offriremo quelle che sono le reale opportunità messe a disposizione, non si vuole regalare nessuna falsa speranza, essendo anche queste per nulla semplici da ottenere, vi sono una serie di requisiti e procedure da rispettare, dato che vi sono molti soldi messi a disposizione e necessariamente si deve fare i conti con tutto questo.

E’ una tematica molto complicata che richiede particolare attenzione, infatti si consiglia di prendere appunti, segnarsi i passaggi fondamentali e all’occorrenza non limitarsi nella ricerca, visitando quelli che sono i siti istituzionali e ufficiali dei diversi enti statali.

Le opzioni messe a disposizione dallo Stato Italiano

In questo paragrafo trattiamo sinteticamente quelle che sono le possibilità che vengono messe a disposizione dallo Stato Italiano, così da poter avere un’infarinatura generale e successivamente ponderare la ricerca, anche all’interno dello stesso articolo, saltando parti che potrebbero essere ignorabili da qualcuno.

  • In primis si tratterà dei bandi di gara che periodicamente vengono messi a disposizione per l’accesso a prestiti a fondo perduto parziale per giovani imprenditori, nuove startup. Questi sono bandi e quindi vengono generalmente aperti e chiusi periodicamente. I requisiti sono molto specifici e le procedure non semplici ma il finanziamento è di solito molto cospicuo.
  • In secondo luogo andremo ad analizzare quelli che sono i finanziamenti a fondo perduto totale per le associazioni e fondazioni, costituite sempre da gruppi di giovani. In questo caso il fine non è di lucro e dunque i requisiti sono un po’ più flessibili rispetto ai primi
  • Infine si andrà a trattare del cosiddetto incentivo “Io Resto al Sud” che viene messo a disposizione dallo stato per le Regioni del Sud Italia e dei comuni del Centro Italia colpiti dal terremoto del 2016.
A seguire nello specifico delle seguenti voci.

Prestito a fondo perduto parziale

Il prestito a fondo parziale è un tipo di prestito che viene messo a disposizione dagli enti pubblici statali, in accordo alle banche, il cui è accessibile tramite bando di gara. Essendo accessibile tramite bando di gara, significa che questi vengono periodicamente aperti e chiusi, dichiarando vincitori diversi partecipanti, che si aggiudicano il finanziamento.

E’ difficile ottenere questo tipo di prestito, è una difficoltà data da una serie di fattori, di procedura e requisiti. Infatti generalmente la procedura viene completamente fatta online ma si richiede sempre una presentazione del progetto con allegato un business plan e un piano d’impresa.
Inoltre per potervi partecipare bisogna:

  • avere un’età compresa tra i 18 e i 30 anni
  • essere disoccupati
  • non avere un partita iva attiva: cioè che produce reddito
  • non essere già soci di un’altra società

L’ammontare del prestito può arrivare anche a mezzo milione di euro, questo però è parzialmente a fondo perduto, significa dunque che parte del prestito verrà coperto dall’ente pubblico statale preposto e inoltre non vi saranno tassi d’interesse.

Inoltre il vantaggio di questi prestiti è dato dal fatto che molto spesso si devono iniziare a restituire ad un anno o più, dall’inizio dell’attività imprenditoriale.

Nota bene che la redazione del progetto imprenditoriale, del business plan e del piano d’impresa può richiedere molto tempo e dunque è sempre consigliato farsi assistere da un professionista che sappia in qualche modo studiare bene il bando di gara e poi creare il business plan. Un avvocato, un’economista o un commercialista possono fare davvero la differenza in questi casi.

Il prestito a fondo perduto totale per associazioni e fondazioni

Questo tipo di prestito è molto simile al primo tuttavia vi sono delle differenze sostanziali da dover tenere in considerazione. Il fatto che sia destinato ad associazioni e fondazioni, li rende sostanzialmente esenti dalle dinamiche imprenditoriali, infatti non vi è alcun fine di lucro dietro questi finanziamenti, tuttavia lo stato e gli enti locali pubblici hanno interesse a sostenere l’iniziativa dei privati che sono volti a voler incentivare il bene pubblico, sociale, ambientale e culturale del paese in cui si vive. Sostenere queste realtà, significa investire in modo etico e consapevole e non è sono per nulla marginali a livello economico le attività di queste realtà, che possono pur sempre offrire servizi, fare contratti con altre realtà economiche e offrire anche lavoro.

La differenza più impellente è sicuramente data dalla totalità del fondo perduto, ossia dal fatto che questo tipo di prestito non debba essere restituito in alcun modo. Generalmente ammonta a qualche migliaia di euro ed è destinato a finalità sociali, ambientali, culturali.
Non si deve essere necessariamente un associazione o una fondazione per poterlo ricevere, basta essere un gruppo di amici con un progetto da presentare.

Vi è da precisare che anche molti enti locali e regionali mettono a disposizione questo tipo di prestito, proprio per incentivare l’associazionismo e il volontariato. Tra queste spicca sicuramente la Regione Lazio che negli ultimi anni si è distinta per molti bandi di gara con cui hanno destinato grandi somme di denaro a questo tipo di progetto. Ad esempio vi è l’ormai chiuso bando della Vitamina G.

Resto al Sud: incentivi per i giovani imprenditori del meridione.

La disoccupazione giovanile nel Sud Italia è sicuramente molto più diffusa rispetto al resto del territorio nazionale, i dati fanno paura e le recenti crisi economiche non hanno sicuramente favorito l’andamento positivo. E’ per questi motivi che lo stato ha deciso di effettuare un piano di investimenti mirato sul meridione, tramite incentivi ed esenzioni per i giovani imprenditori.

Questo finanziamento messo a disposizione dallo stato non è un bando ma un incentivo e questo significa che non è prevista alcuna gara e nessun termine di chiusura per poterlo richiedere. All’interno di questo incentivo sono comprese tutte le Regioni del Sud Italia e anche i comuni del Centro Italia che sono stati coinvolti nel terremoto del 2016. Questo perché anch’essi hanno subito delle conseguenze dispiacevoli dal punto di vista economico.

L’incentivo è destinato ai giovani imprenditori che non hanno ancora compiuto 46 anni. Tuttavia devono risultare disoccupati e non hanno svolto un’attività d’impresa negli ultimi 3 anni circa. Inoltre si deve risiedere in una di queste zone da almeno 2 mesi.

L’ammontare del prestito è pari a 50 mila euro nel caso della ditta individuale e quindi quando si è da soli, mentre a 200 mila euro nel caso in cui si fosse in società con almeno altre 4 persone.

I settori coinvolti sono vari e vengono compresi i seguenti:

  • Industria e artigianato
  • Turismo
  • Servizi alle persone e alle società
Prima di attivarsi in tal senso è sicuramente consigliato visitare il sito istituzionale e ufficiale di Invitalia.

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