Conclusi gli studi di giurisprudenza e una volta abilitato alla pratica forense ci si sente immersi in un oceano immenso in cui è difficile emergere, per una serie di motivi molto validi, infatti il mondo del diritto e in particolar modo degli avvocati si determina per essere molto competitivo al suo interno. Emerge in questa vasca di squali non è per niente semplice e spesso serve una spinta economica, specialmente laddove si volesse avviare un proprio studio legale.
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Il periodo storico non è dei migliori, infatti il 2024 si lascia alle sue spalle una serie di crisi economiche molto pesanti che hanno lasciato il segno al nostro paese, soprattutto nelle nuove generazioni che si ritrovano a dover pagare un debito pubblico molto altro rispetto agli passati, ed è paradossale se si pensa che questo è stato generato dalle vecchie generazioni che non hanno saputo affrontare una serie di problemi, procrastinandoli soltanto.
Ma non tutti sono disposti a mollare e a darsi per vinti, infatti se sei arrivato fino a questo punto, significa che realmente credi in te stesso e realmente hai deciso di voler intraprendere un percorso di studi molto difficile, con la speranza di un futuro migliore e sicuramente più confortevole a livello economico.
E’ per questo che abbiamo deciso di voler creare una guida per i giovani avvocati, con l’intenzione di far chiarezza su quali siano le reali opportunità che vengono messe a disposizione da diversi enti pubblici o privati. Non si vogliono regalare false speranze, infatti mostreremo anche quelle che sono le diverse difficoltà a cui si può incorrere. Infine faremo un piccolo ripasso di diritto privato, in relazione a quelli che sono gli strumenti di garanzia che si possono apporre all’interno di un prestito bancario.
Le opzioni disponibili per i giovani avvocati
Questo paragrafo è dedicato affinché si possa offrire un’infarinatura generale così che i giovani avvocati avranno modo di sapere fin da subito quali possano essere e quali saranno gli argomenti che andremo a trattare all’interno di questa lettura. Non vi manca che mettervi comodi e all’occorrenza prendere appunti per immagazzinare le diverse informazioni e soprattutto prestare maggiore attenzione.
- In primis andremo a trattare quelli che sono i prestiti a fondo perduto o i contributi agevolati che vengono messi a disposizione da enti pubblici locali, statali e alcune volte anche europei. Questi sono molto vantaggiosi ma non sono per nulla semplici e andremo ad estrapolare ogni dettaglio utile affinché si possa aver chiaro di cosa si tratta.
- A seguire, nell’eventualità in cui non si riuscisse ad ottenere uno dei primi, si sarà obbligati a dover richiedere un prestito bancario e quindi andremo a ripassare una serie di istituti tipici del diritto civile, ossia i diversi strumenti di garanzia del debito. Questi sono fondamentali, sia per l’ottenimento del prestito che per la riduzione dei tassi d’interesse.
Prestiti a fondo perduto per giovani avvocati
Questi prestiti sono molto redditizi, infatti può raggiungere anche le centinaia di migliaia di euro in alcuni casi specifici, tuttavia è anche molto difficile da ottenere, infatti per poter accedere a questi bisogna dover partecipare ad un bando di gara.
Inoltre i bandi di gara si caratterizzano per richiedere molti requisiti specifici che determinano una maggiore difficoltà di accesso. Nello specifico quest’ultimi generalmente si esplicano nel seguente modo:
- Un’età compresa tra i 18 e i 30 anni
- Si deve essere disoccupati
- Laddove si avesse una partita Iva aperta, questa deve risultare inattiva e non aperta da più di 6 mesi dalla richiesta di partecipazione al bando di gara.
- Infine non si deve essere soci di un’altra azienda.
Le procedure invece sono state ammorbidite negli ultimi anni, grazie alle piattaforme online, rendendole sostanzialmente più accessibili e comode, tuttavia la difficoltà di esse permane perché bisogna fare una redazione, anche piuttosto lunga, del proprio progetto imprenditoriale o professionale, il ché significa che bisogna poterlo narrare bene, sia dal punto di vista discorsivo che dal punto di vista tecnico. Infatti ad esso va posto insieme anche il business plan e il piano d’impresa. Quest’ultimi non sono semplici da compilare, in quanto bisognerà spiegare con investire strategicamente i soldi che si otterranno dall’investimento. In questi casi è anche bene farsi assistere da un consulente tecnico del settore.
Il vantaggio di questi prestiti però risiede proprio nella possibilità di accedere ad un fondo perduto, ossia una parte del prestito sarà direttamente coperto dall’ente pubblico preposto, che ha indetto il bando di gara. Nello specifico, la parte di prestito a fondo perduto non andrà rimborsato e quindi non si avranno neanche dei costi di debito. Inoltre bisogna tenere in considerazione che spesso questo tipo di prestito offre la possibilità di procrastinare l’inizio del pagamento delle rate ad un anno dall’inizio dell’attività imprenditoriale o da professionista.
Vi sono anche i contributi che permettono di accedere ai fondi europei. Quest’ultimi vengono distribuiti in modo equo, in base ai territori che si trovano maggiormente in difficoltà, ma generalmente questi sono aperti a tutto il territorio nazionale.
Strumenti di garanzia all’interno di un prestito bancario
Nel caso in cui non si riuscisse ad accedere al primo prestito o ad un contributo statale o europeo, vi sarà obbligati ad optare per un mero prestito bancario. Sicuramente si avrà avuto già modo di sapere o scoprire quanto sia difficile ottenere un prestito di questo tipo, proprio perché la banca richiede una serie di garanzie che quando si è giovani, difficilmente si riesce ad ottenere. Infatti la banca generalmente richiede una busta paga o un reddito autonomo sicuro e se si un giovane avvocato in cerca di prestito, difficilmente si ha uno di queste due e quasi sembra un paradosso che si vuole richiedere un prestito per ottenere un reddito autonomo ma per poter avere bisogna avere un reddito autonomo.
Tuttavia da buoni giuristi dobbiamo sapere che all’interno di un debito vi sono più strumenti di garanzia che si possono utilizzare:
- In primis vi è l’ipoteca che rappresenta la garanzia all’interno di un debito, mediante un bene immobile, il quale può essere una casa, un terreno agricolo o uno stabile commerciale. L’ipoteca sul bene immobile viene registrata sul registro immobiliare e questo, in caso di inadempimento da parte del debitore, passerà nella disponibilità della banca, ossia potrà vederlo all’asta e soddisfare il proprio credito con la somma di denaro che percepisce da quest’ultima. Bisogna tenere in considerazione che la banca non sarà tenuta a pretendere la differenza mancante.
- Il pegno funziona in modo analogo, tuttavia fa riferimento ad un bene mobile, ossia una macchina, una moto oppure i gioielli. In base alla particolarità del bene, ad esempio proprio i gioielli, la banca può richiedere di depositarli in via cauzionale.
- Infine vi è la cosiddetta fideiussione, il quale consiste nel porre all’interno debito una garanzia personale di un soggetto terzo. Quest’ultimo sarà garante del debito con tutto il proprio reddito e patrimonio. In caso di inadempimento del soggetto debitore, il fideiussore sarà tenuto a coprire quanto è dovuto alla banca, tuttavia poi il fideiussore avrà la possibilità di rivalersi sul soggetto debitore inadempiente. Inoltre questo strumento viene molto usato per abbassare i tassi d’interesse, specialmente apportando più fideiussori allo stesso debito, così da costituire la cosiddetta co-fideiussione. In quest’ultimo caso, ognuno sarà garante in modo solidale oppure, laddove venisse previsto espressamente, ognuno sarà garante di parti diverse del debito.E’ evidente che questa è una grande responsabilità e infatti di solito si pongono come garanti persone che hanno un certo legame affettivo e personale con il soggetto debitori, che accettano di prendere il rischio di perdere una parte del proprio reddito o patrimonio. Come ad esempio avviene con i genitori che sempre più spesso si pongono come garanti dei prestiti per i loro figli, affinché quest’ultimi possano avviare la propria attività ed emanciparsi del tutto.
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