La crescita economica ha subito un forte rallentamento a causa della crisi causata dal coronavirus e così oggi le nuove generazioni che decidono di entrare nel mondo del lavoro, vivendo oggi un tortuoso cambio generazionale, affrontano moltissime difficoltà. Questo, infatti, è dovuto a tanti fattori. Molte realtà sono state chiuse e le risorse umane fortemente limitate, in molti casi hanno interrotto le assunzioni. Senza tener conto dell’enorme aumento del debito pubblico dovuto a varie manovre di sussidi sociali, che hanno sostanzialmente rimandato il problema nelle generazioni future e lo hanno anche diffuso in modo abbastanza democratico. Purtroppo la soluzione era inevitabile date le circostanze in cui ci siamo trovati.
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Tuttavia, in molti casi i giovani hanno affrontato problemi con un elemento di criticità dinamica, che spesso non vi è nella staticità delle generazioni più anziane, tant’è che da tale dinamicità riescono trarre conclusioni a proprio favore, sfruttando addirittura la crisi a proprio favore. Ma non sempre si è fortunati.
I fondi europei
Non si può non iniziare con l’Unione Europea, un istituzione molto nota per la varietà di opportunità che offre ai cittadini europei, compresi i cittadini di Modena, l’ accesso a contributi non rimborsabili o con tassi di interesse prossimi allo zero. Soprattutto piccoli imprenditori e giovani professionisti. Si tratta di bandi di gara che vengono aperti e chiusi periodicamente, quindi è consigliabile rimanere aggiornati sulle pagine Web istituzionali.
L’Emilia Romagna offre Prestiti a fondo perduto
L’Emilia Romagna, dove vivono i giovani modenesi, periodicamente mette a disposizione una serie di prestiti a fondo perduto che si dividono in:
- Fondo perso totale
- Fondo parzialmente perso
In particolare, i primi sono prestiti offerti ad associazioni o fondazioni, che hanno quindi una funzione utilitaristica, senza scopo di lucro, a differenza delle seconde, che sono destinate principalmente a giovani imprenditori e start up innovative.
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